Appello alla mobilitazione

Basta! La Padania non esiste. La nostra Repubblica è l'Italia, la nostra patria è il Mondo intero

28 / 8 / 2011

Sabato 10 settembre è previsto l'ennesimo colpo di teatro di Bossi & C. teso a riaffermare una fantomatica Padania per distrarre l'attenzione dalla dura realtà di tutti i giorni che in molti viviamo e soprattutto dai pesanti sacrifici che, con la manovra economica, il Governo PDL_LEGA sta per scaricare sui lavoratori dipendenti, pensionati, famiglie.

Montecchio Maggiore dovrebbe diventare il palcoscenico del cosiddetto “Giro della Padania”, presentato come una gara ciclistica importante, altro non è che l’ennesimo tentativo di far passare in modo subdolo nell’immaginario collettivo l’esistenza di questa inesistente terra promessa, che secondo i leghisti risolverebbe i nostri problemi.

Per questo non si fanno scrupoli di usare, per bassi interessi di parte, per dividere, per ingannare i cittadini, uno sport nobile e popolare come il ciclismo il cui momento più significativo è invece proprio il Giro d’Italia che unisce, nel suo passaggio tutti i territori.

La Lega, che al nord si lancia contro “Roma ladrona” e tappezza le nostre strade con slogan come “paròni a casa nostra”, cerca di nascondere le sue importanti responsabilità di governo che durano da quasi un decennio. Il disastro economico e sociale che investe oggi l’intero paese, i provvedimenti di bilancio che strangolano i cittadini e gli enti locali (alla faccia del federalismo), il coro di chi criminalizza i cittadini che si ribellano alle imposizioni antidemocratiche, in Val di Susa come a Vicenza con il Dal Molin, C.I.S. di Montebello ecc. sono anche opera loro. Non basta più agitare la bandiera della Padania per lavarsi la coscienza e la reputazione.

Le responsabilità della Lega, i suoi insuccessi al governo, le sue clientele e nepotismi, la sua fame di potere e denaro stanno ormai diventando evidenti anche per sostenitori storici del carroccio e non serve distogliere l’attenzione attraverso l’idea di questa inesistente nazione padana, o individuando di volta in volta nuovi nemici su cui scaricare le colpe.

Una volta erano i terroni, da mandare in pasto ai leoni, poi i migranti, poi la cosiddetta ’Casta’ ma nella sostanza nulla è cambiato. Sono proprio loro che fanno parte della Casta; perchè dovrebbero cambiare? Si crea invece un capro espiatorio additando i deboli e gli ultimi, per nascondere l’incapacità di chi ha la responsabilità, la forza ed il potere per agire.

Esiste, per fortuna, un altro Veneto, tollerante e solidale, che vuole ricostruire un senso di comunità e solidarietà per affrontare la crisi, senza utilizzare le armi della paura e dell’esclusione, che non si fa ingannare da slogan vuoti e falsi, ma che intende lavorare giorno per giorno per ricreare una società aperta, inclusiva, giusta ed equa. Dalla palude in cui tutto il nostro Paese è immerso si può uscire solo con un enorme gesto di generosità e solidarietà tutti insieme.

Dobbiamo dire BASTA a questa mistificazione!

Per questo il 10 settembre saremo a Montecchio Maggiore, senza distinzione di provenienza, senza guardare allo stato sociale, alla carta d’identità o al permesso di soggiorno, perché quel giorno noi, cittadini del mondo, diremo chiaramente e a voce alta che LA PADANIA NON ESISTE, la nostra Repubblica è l’Italia e la nostra Patria è il Mondo Intero.

Primi firmatari:
(per sottoscivere l’appello scrivi a [email protected])
Presidio No Dal Molin
SeL Vicenza
La fabbrica di Nichi
Fiom Cgil
Polisportiva Independiente
Lista Civica “Vicenza Libera – No Dal Molin”
Comitati Difesa Salute e Territorio Alto Vicentino -Valle Agno
Squadra di calcio antirazzista La Paz! (Parma)
circolo culturale Mesa
circolo culturale E20 Underground (ex Cantieri)
lista civica "La sinistra e i beni comuni - per Brogliano

Adesioni individuali:
Bepi De Marzi
Cinzia Bottene, consigliere comunale di Vicenza
Matteo Scandiani, San Lazzaro di Savena (Bo)
Rosina Pastore, Benevento
Lanfranco Tarabini consigliere comunale a Malo Carla Mariani, Terni
Luca Rigon, videomaker, Vicenza
Chiara Spadaro, antropologa, Vicenza
Marisa Conte, Roma
Martina Copiello, studentessa, Vicenza
Giorgio Rossi, Chioggia
Josetta Saffirio, Monforte D’Alba