Grande affluenza presso la spiaggia occupata di Global Beach per la presentazione e la proiezione di "Videocracy - L'importante è apparire".
"In una tarda serata del 1976, una televisione locale italiana trasmette un quiz dove i telespettatori da casa devono rispondere alle domande. Per ogni risposta corretta, una casalinga si toglie un indumento accennando una breve danza. Il format è molto semplice e lo spettacolo è ripreso in un normalissimo bar. Il giorno seguente ci sono proteste dalle aziende locali, perchè la gran parte dei lavoratori uomini non si sono presentati in tempo per il lavoro. Nessuno allora avrebbe potuto immaginarsi che quello spettacolo in bianco e nero sarebbe stato l'inizio della rivoluzione televisione che avrebbe per sempre alterato l'intero sistema politico italiano, cambiando i valori e divenendo un potente strumento di governo per la nazione. In una videocrazia la chiave per il potere è il possesso dell'immagine."
Presentati da Marco Guarella sono intervenuti il regista, Erik Gandini e l'aiuto regista, Iacopo Patierno.
Il film è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e definito dalla stampa svedese come un horror. Nelle settimane precedenti un vivace tam tam sul web aveva diffuso il trailer del film dopo che le reti televisive Rai e Mediaset lo avevano censurato. Curiose, se non drammatiche, davvero da film horror, le motivazioni addotte dalla televisione pubblica secondo la quale lo spot sarebbe un messaggio politico e non un film: "lo spot veicola un “inequivocabile messaggio politico di critica al governo".
