Venezia - 5 nuove occupazioni tra Venezia e Marghera

Oggi con un piede nei quartieri e uno sull'altra sponda del Mediterraneo, decine di lotte si sono connesse e intrecciate facendo un altro passo nella costruzione di un'Europa diversa.

18 / 12 / 2013

18D, Giornata di mobilitazione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, rifugiati e sfollati. Mentre le poche persone in marcetta su Roma, divisi tra loro e capeggiati dai soliti fascistelli di FN e casapound inneggiano a nazionalismo, individualismo proprietario e chiusura autoritaria degli spazi democratici, da Nord a Sud le piazze si sono riempite di giovani e migranti, precari e studenti, realtà meticcie alla conquista di reddito e diritti per tutti. Per tutti, senza distinzione di pelle o paese d'origine. Oggi, dalla Sicilia al Trentino le piazze libere dai razzisti si sono riempite, ma non di “forconi”. Oggi le piazze le hanno riempite tutti quelli che vedono l'unica via d'uscita, l'unica alternativa possibile alla crisi e alle sue politiche d'austerity nella cooperazione e nel reddito, nella lotta per nuovi diritti e nella difesa dell'ambiente e dei beni comuni, della salute e della dignità.

Con un piede nei quartieri e uno sull'altra sponda del Mediterraneo, decine di lotte si sono connesse e intrecciate facendo un altro passo nella costruzione di un'Europa diversa da quella del debito e dei tagli che ci viene quotidianamente imposta dalla Grosse Koalition della cancelliera Angela Merkel prima ancora che dalla Troika e dalla BCE.

Un'Europa mediterranea che ci conquistiamo dal basso, da casa nostra, strappando passo dopo passo porzioni di reddito ad un “rigore” che mira solo a far pagare il prezzo della crisi ai soli che non la hanno causata. Così, anche a Venezia-Mestre e Marghera l'Assemblea Sociale per la Casa ha attraversato un'altra volta i quartieri popolari lasciati all'abbandono e al degrado dall'Ater corrotta dell'ingegner Marcon e tragata Lega Nord, autoassegnando cinque nuovi appartamenti vuoti da anni e che ora vedranno nuova vita, uno a Marghera e quattro nel quartiere veneziano delle “Casette” alla Giudecca. Qui, nel cuore popolare della Venezia insulare, ha trovato casa anche una giovane donna maghrebina con suo figlio, accolta con ancora più affetto e orgoglio mentre da Lampedusa vengono alla luce le immagini delle umiliazioni imposte dai guardiani sanguinari di Frontex a tanti suoi fratelli e sorelle in fuga da guerre e miseria. Ma sono centinaia le situazioni emergenziali sul terreno dell'abitare nel territorio veneziano nel tempo della crisi tra sfratti, pignoramenti o impossibilità materiale di accesso al mutuo o al mercato privato (tra i più salati d'Europa) mentre le politiche abitative pubbliche sono del tutto insufficienti ed incapaci a fornire risposte adeguate al disagio abitativo. Non stupisce se le assemblee dell'ASC sono sempre più numerose e da quella di oggi, seguita alle occupazioni, è emersa con forza la volontà di partecipare (e determinare) il consiglio comunale straordinario che si svolgerà a Venezia a metà gennaio.

Mentre le case sfitte diventeranno sempre meno.

Assemblea Sociale per la Casa Venezia-Mestre-Marghera

Marghera - ASC occupa una casa

ASC - Nuove occupazioni #18d