Marghera - Liberalaparola va in piazza

3 / 4 / 2011

Dale lene ak diama. Sagotom. Khosh Amadid. Swagatam.

Benvenuti alla scuola di wolof, bengalese, afghano, nepalese.

Anche quest'anno, nell'affollata Piazza Concordia di Marghera, gli studenti della scuola di italiano Liberalaparola del Centro Sociale Rivolta hanno insegnato per un giorno le loro lingue, con ammirevole pazienza, a chi era venuto appositamente, ai loro insegnanti, a chi, incuriosito, si fermava.

Ultimo appuntamento della ricca settimana antirazzista, la Scuola Senza Tetti è una della molte iniziative che la scuola Liberalaparola promuove nella convinzione che lo scambio tra persone di tutto il mondo sia un'incredibile occasione di arricchimento personale e sociale e che, se di integrazione si vuole parlare, questa non possa che essere reciproca e diventare una pratica quotidiana di interazione. Ecco allora che questi momenti, in cui le persone si guardano, si parlano, si scoprono, in cui i corpi si incontrano in uno spazio e lo riempiono di idee, contenuti, voglia di stare assieme, diventano strumenti potenti per contrapporre alla paura, al razzismo, all'immagine dell'immigrato costruita da media e potere negli anni, la realtà degli esseri umani.

Mentre i suoni di queste lingue ci portano lontano o ci accompagnano nella casa accanto, le immagini della mostra fotografica di Sara Prestianni, allestita intorno alla scuola all'aperto, ci restituiscono uno spaccato di Lampedusa nelle ultime settimane. E allora oggi diventa anche una giornata per riaffermare il diritto d'asilo e quello alla mobilità, per ribadire che ogni persona ha il diritto di scegliere dove vivere, per dire no ai bombardamenti in Libia e no a tutte le guerre. Lo facciamo tutti insieme, afghani, nepalesi, italiani, senegalesi, bengalesi. Cittadini vecchi e nuovi con la voglia di immaginare e costruire una società antirazzista, plurale, interculturale, partecipata.

Ba bënne yone diama ak salam, abar dhaka hoba, ba omidi dida, dhanyabad, arrivederci, a molto presto.