Fonte: Corriere.it 06.10.09

I lavoratori dell'Eutelia: «Solidali con gli operai della Alstom di Colleferro»

Proteste/Un mese fa «sequestrarono» un dirigente

6 / 10 / 2009

ROMA - «Sono esasperati come noi. Tutta la nostra solidarietà ai lavoratori dell’Alstom e alla loro battaglia. Cercheremo di contattarli per fare fronte comune» Stefano è un rappresentante dei 2.200 dipendenti dell’Eutelia – Agile (Ex Olivetti e Bull), una delle più grandi aziende di servizi informatici in Italia, impegnati in una dura battaglia sindacale per non perdere il lavoro. Sono loro i primi ad aver importato qui da noi la strategia del “sequestro del boss” lanciata nel marzo scorso da alcuni lavoratori francesi che hanno chiuso il capo nella sua stanza per qualche giorno. E così, meno di un mese fa, un centinaio di lavoratori Eutelia hanno impedito ad un consigliere di mministrazione di uscire dalla sede di Via Bona. Un atto dimostrativo per ottenere risposte sullo stipendio che non arriva dallo scorso giugno.

ESASPERAZIONE - «C’è un filo rosso che lega la protesta della Innse, i francesi, le guardie giurate sul Colosseo, il nostro sequestro e ora quello dell’Alstom – dice ancora Stefano - . E’ l’esasperazione dei lavoratori e la mancanza di una vera e propria contrattazione sindacale. Non c’è più la figura di un industriale che rappresenta la fabbrica davanti ai lavoratori. Oggi i manager si negano e non accettano nessun confronto». E fa un esempio: «Lo scorso 22 settembre era fissato una riunione al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Eutelia – racconta -. Ebbene, il sottosegretario ha dovuto fare la spola tra due tavoli, quello dove sedeva l’azienda e quello dove c’erano i sindacati. Siamo al paradosso: i manager non hanno voluto nemmeno condividere la stessa stanza. E questo perché vogliono decidere univocamente e arrivare senza intoppi al loro scopo: la dismissione del settore Information Technology e licenziare 2200 lavoratori. Noi non possiamo che opporci in ogni modo».

PROTESTA A SIENA - E proprio per questo, pochi giorni fa i lavoratori Eutelia hanno protestato anche a Siena, in corteo sotto la sede del Monte dei Paschi (principale finanziatore di Eutelia). «E non finisce qui – annuncia Stefano –. Per ora la nostra lotta prosegue su due binari, quello sindacale e quello legale. Ma se non si prospetterà una soluzione all’orizzonte saremo costretti a mettere in atto altre azioni dimostrative. Anche perché, purtroppo, se non sali su un tetto o sul Colosseo nessuno si accorge di te. E allora inevitabilmente ci faremo sentire di nuovo». L’unione fa la forza: «Stiamo cercando di coordinarci con casi simili al nostro. Per esempio – aggiunge Stefano - siamo in contatto con i lavoratori della Fonspa, istituto di credito fondiario e industriale che opera a Roma. Si tratta di una multinazionale americana coinvolta nel disastro della Morgan & Stanley che ha spogliato i dipendenti usando una strategia molto simile a Eutelia. E ora contatteremo anche i dipendenti Alstom». Fratelli di lotta, come si legge sul loro blog.

Carlotta De Leo