Venice Climate Camp 2022 - Art For Radical Ecologies (Manifesto)

16 / 8 / 2022

A questa edizione del Venice Climate Camp ci sarà spazio per il progetto di Sale Docks e dall’Institute of Radical Imagination Art for Radical Ecologies con assemblee, workshop e proiezioni. L’obiettivo è la scrittura collettiva di un manifesto sul ruolo dell’arte nella lotta per la giustizia climatica e nella creazione di nuove ecologie.

Programma

Assemblea Plenaria -9 Settembre 2022, h. 14.00

Il Venice Climate Camp 2022 è l’occasione per radunare lavorat_ dell’arte e dello spettacolo allo scopo di iniziare un confronto che porterà alla scrittura collettiva di un manifesto sul ruolo dell’arte nella lotta per la giustizia climatica e nella creazione di nuove ecologie (che tengono presente l’intersezione tra dato ambientale e sociale). Se la pandemia aveva già drammaticamente sottolineato le conseguenze di un’antropizzazione estrattiva, la guerra in Ucraina (oltre al suo immediato carico di morte) è una manifestazione di quello che Andreas Malm ha definito “fascismo fossile”, un mix di autoritarismo e combustibili fossili che indebolisce le già insufficienti misure di lotta al riscaldamento globale.  La scarsità di gas russo ha riportato in auge il carbone e, in Italia, è all’ordine del giorno c’è la costruzione di nuovi rigassificatori. La scelta di organizzare il workshop al Venice Climate Camp (promosso da Rise Up For Climate Justice e Fridays For Future) rispecchia la nostra convinzione rispetto all’importanza di liberare l’arte dalla cattura dei circuiti istituzionali. Vogliamo sperimentare, come parte in causa nei movimenti sociali, concatenamenti estetico-politico che interpretano la creatività come un radicale carattere del sociale e non come merce. I partecipanti condividono inoltre la convinzione che la lotta alla giustizia climatica sia, necessariamente, una lotta contro e oltre il capitalismo estrattivo, anche nella sua versione green (in realtà un tentativo di trasformare la crisi in nuova accumulazione).

Il workshop si presenta come momento di discussione a partire dalle pratiche degli invitati che convocano alcuni temi centrali. L’utilizzo dell’arte come metodo di inchiesta e visualizzazione nella crisi climatica; la produzione di forme di arte attivista che guardano alla performatività dell’azione diretta; arte come terreno di immaginazione radicale nel disegnare nuove ecologie che ridisegnano il rapporto tra umano e non umano; arte come archivio di pratiche di movimento e così via.

Oltre al workshop principale, sono previsti, nel corso del camp, la proiezione di alcuni film di Oliver Ressler e due laboratori proposti da Paolo Cirio e Andreco.

Primi partecipanti: Sale Docks, Institute Of Radical Imagination, Caracol Olol Jackson, Rise Up For Climate Jusstice, Andreco, Annaclara Basilicò, Paolo Cirio, Terike Haapoja, Rosa Jijon, Francesco Martone, Teresa Masini, Oliver Ressler, Federica Timeto 

La partecipazione è gratuita, ma è preferibile iscriversi via mail

Per iscrizioni e info: [email protected]

Per informazioni sull’ospitalità e la logistica al Venice Climate Camp: [email protected]https://www.veniceclimatecamp.com/it/

Proiezioni: Oliver Ressler - 8 Settembre ore 21:00 alla presenza del regista

Everything‘s coming together while everything‘s falling apart: Venice Climate Camp
Un film di Oliver Ressler, 4K, 21 Min., 2020
Questo film celebra il Venice Climate Camp del settembre 2019. 

Lasciando il camp del Lido all’alba, 200 attivisti si sono fatti strada nel cuore della Mostra del Cinema di Venezia, dove hanno occupato il red carpet per nove ore. Sfruttando appieno la presenza dei media internazionali, gli attivisti hanno attirato su di sé l’attenzione mondiale per la cerimonia di premiazione del festival, dirottandola poi sull’agenda del movimento per il clima. La Mostra del Cinema di Venezia in quanto tale non era l’obiettivo del blocco, ma gli attivisti hanno assunto una posizione fortemente critica nei confronti della sua negazione di un’importante opportunità per chiedere pubblicamente giustizia climatica.

The path is never the same
Un film di Oliver Ressler, 4K, 27 min., 2022

Questo film si concentra su due sistemi complessi e auto-organizzati: una foresta e un’occupazione. La foresta di Hambacher, vicino a Colonia (DE), è diventata la scena della più lunga occupazione di alberi d’Europa. Dal 2012, circa 200 persone vivono in questa foresta per impedirne il disboscamento da parte della società energetica RWE, che vuole estrarre lignite. Il film riflette sulla foresta come spazio vitale e sulla necessità di affrontare il vandalismo climatico perpetrato in nome dell'”attività economica”. Le persone qui si organizzano in modo non gerarchico, stando – come dice un attivista nel film – “proprio come gli alberi, uno accanto all’altro, sullo stesso piano”.


Workshop

Paolo Cirio, 9 Settembre ore 10:00-12:00

Osservando i dati sulle emissioni di gas serra dei singoli paesi e delle loro Carbon Majors, Paolo Cirio proporrà un intervento artistico, concettuale e provocatorio, in cui saranno i turisti a pagare il debito climatico. 

Partendo dalla notizia dell’introduzione del biglietto d’accesso per i turisti che visitano Venezia, il workshop crea una nuova realtà in cui la tariffa d’ingresso è proporzionale alla quantità di emissioni di gas serra del paese di provenienza del turista.

Durante il workshop, Paolo Cirio parlerà dei dati sulle emissioni, della scienza dell’attribuzione, della carbon tax e dei crediti, degli accordi globali sul clima e di come questi possono diventare materiale per opere d’arte investigativa e interventista. Inoltre, il workshop sarà un’occasione per discutere delle politiche sulla tassa di soggiorno, del controverso tema del biglietto di ingesso e, in generale, dell’overturism a livello globale.

Il workshop culminerà con un piccolo intervento che proporrà la tassa d’ingresso direttamente ai turisti di Venezia.

Nel 2021, Paolo Cirio ha istituito un utopico Tribunale internazionale del clima per accusare le 100 principali aziende produttrici di combustibili fossili con dati, grafici e documenti che si trasformano in opere d’arte.

Attraverso forme creative di giornalismo e attivismo, Paolo Cirio indaga e interviene sulle questioni sociali, economiche e culturali della società contemporanea. Il suo lavoro indaga i campi sociali impattati dalla tecnologia, dalla geopolitica e dall’economia per affrontare i temi dei diritti umani, della disuguaglianza, della giustizia e della democrazia. 

Pratica performativa collettiva ed itinerante. Andreco: Super-Simbionte - Prove: 9 Settembre ore 12:00-14:00 e 10 Settembre ore 10:00-12:00 / Performance: 10 Settembre 10 ore 17.00

Andreco – www.andreco.org – www.climateartproject.com 

Un workshop intensivo per creare un Super-Simbionte, un corpo collettivo in movimento. Sperimenteremo pratiche performative nello spazio pubblico creando sovrapposizioni tra visioni artistiche, scientifiche, politiche ed ecologiche, per arrivare a creare icone trans-disciplinari e alimentare nuovi immaginari per la giustizia ecologica, climatica e sociale. 

L’obbiettivo del workshop è comporre una coreografia per la Climate March del 10 settembre, uno spezzone mutante, visionario ed indefinibile, a cui tutti e tutte possono partecipare.

Se il capitalismo verde si appropria di linguaggi ecologisti, masticandoli e svuotandoli di senso, siamo sempre pronti a mutare a trovare altre definizioni e linguaggi per essere inafferrabili e per mantenere la radicalità dei contenuti e delle istanze.

Il Super-Simbionte è un organismo mutante ed iridescente che sa curare come la calendula sulle scottature, come le felci sui terreni inquinati dai metalli. Il simbionte è una nuova Buona Pratica, una Climate Action per generare nuovi immaginari radicali.

L’iscrizione è gratuita (RSVP):

Per iscrizioni e informazioni: [email protected]

Per informazioni sull’ospitalità e la logistica al Venice Climate Camp: [email protected]https://www.veniceclimatecamp.com/it/