Storie di Madri Migranti. Spettacolo teatrale, da un'idea di Anastasia Astolfi e Maddalena Grechi, regia di Anastasia Astolfi. Donne-madri lontane dai propri figli per andare ad amare, spesso in paesi lontani, i figli di altre donne-madri. Storie di donne migranti che hanno dovuto trapiantare il loro cuore lontano da casa.
"Madri Migranti" è uno spettacolo sul tema della maternità "a distanza"
nella società globalizzata. Due donne abitano lo spazio dell’attesa,
sospese tra il desiderio di tornare nel proprio paese, dai propri figli
e la voglia di essere riconosciute a pieno titolo nel paese di
accoglienza.
Due donne, mille madri: le attrici in scena non incarnano personaggi ben definiti come la colf filippina, la badante ucraina o la baby sitter sud americana. Le loro azioni e le loro voci incastrano e sovrappongono
tante storie individuali in un unica e corale voce che porta
simbolicamente in sé la forza e le sofferenze di tutto l’universo
femminile che ha dovuto o voluto rinunciare alla propria piena
maternità per cercare un riscatto economico e la possibilità di una
vita migliore. Per sé, ma soprattutto proprio per quei figli che ha
lasciato.
Non storie di vittime, di padroni e di servi, di madri
in fuga e figli abbandonati. Ma storie di donne con la capacità di
affrontare con ironia e coraggio le sfide del mondo e rompere il
silenzio che condanna molte di loro a vivere in solitudine la difficile separazione dai figli.
Il
testo nasce da una ricerca sul tema affrontata non solo a livello
bibliografico ma anche attraverso interviste a madri straniere
residenti in Italia che vivono in prima persona l’esperienza di
separazione dai figli. Un lavoro di interazione con associazioni, case
di accoglienza, servizi sociali sul territorio romano. Importanti anche
le suggestioni dei testi di Erri de Luca ("In nome della Madre) e delle
sociologhe inglesi Ehrenreich B. e Hochschild A. ("Donne Globali. Tate,
colf, badanti.")
dal 26/1/10 al 31/1/10, Teatro Spazio Uno, Roma