Oggi treviso è una città spenta, addormentata, illusa...sedata.
Una città che continua a subire un'amministrazione che negli anni ha ridotto la nostra realtà in un dormitorio, sottraendoci ogni spazio fisico ed ogni respiro, soffocando l'idea di una città pensata sul piano della collettività tra il cappio colore cemento della più totale indifferenza a qualsiasi spinta d'aggregazione sociale. Giovani, artisti, lavoratori, precari, anziani e migranti, che si trovano immersi ogni giorno nell'abisso del silenzio forzato, dell'inazione, della disgregazione.
Un'alienazione che sfocia in rabbia, protesta.
Per questo abbiamo
deciso di risprenderci la nostra città!
Di riprendercela non solo da un punto di vista fisico ma anche organizzativo e
proporre una reale alternativa ad una visione sociale ed artistica che non si
rassegni a creare un'esponenziale numero di outsiders.
Crediamo fermamente che uno spazio libero dal delgrado e dall'abbandono sia lo start up per costruire un percorso alternativo nella vita democratica della nostra città. Per questo abbiamo deciso di restituire alla cittadinanza uno spazio inutilizzato con l'obiettivo di costruire uno spazio pubblico ed aperto, in cui ogni cittadino non sia costretto alla delega delle decisioni che riguardano il nostro territorio.
Faciamoci spazio per dare una scossa alla nostra coscienza.
“Oh gentiluomini la vita è breve...Se viviamo viviamo per camminare sulla testa dei re”.
