Assemblea cittadina Giovedì 26 settembre ore 17,00 Piazza delle Erbe
a seguire: "Aperitivo contro la Crisi"
Gli studenti sono da poco
ritornati nelle scuole, le stesse che hanno lasciato a giugno:
pericolanti e spoglie, senza fondi e con difficoltà strutturali che ogni
anno peggiorano.
Gli stessi studenti che negli ultimi anni
hanno subito sperimentazioni fantasiose sulle loro spalle (test
invalsi), il rincaro libri, aumenti dei trasporti pubblici e che hanno
visto destinare fondi pubblici a scuole private e paritarie a discapito
di una scuola pubblica, laica e aperta a tutti.
In un momento come questo, in cui non
si è più disposti ad osservare in silenzio le manovre del Governo,
sembrano quasi provocatorie le affermazioni del ministro Carozza che
invita gli studenti ad essere “un po' ribelli”. In realtà dietro questo
si nascondono tutte le paure del Governo delle larghe intese, che
rifugge l'idea di un autunno caldo e propone di arrivare alla
riconciliazione.
Una riconciliazione che viene difficile da
accettare dopo anni di svalutazione del sistema scolastico italiano, di
tagli che hanno messo in ginocchio le nostre scuole e le nostre
università e che hanno portato ai dati allarmanti che caratterizzano il
nostro Paese, fanalino di coda in tutte le classifiche Europee per
diritto allo studio, finanziamenti ed edilizia scolastica.
Come
previsto, si tratta di uno degli ulteriori Governi che non considera
l'investire sulla qualità dell'istruzione pubblica come incentivo per
uscire dalla crisi.
In diverse parti del mondo, dal Brasile
alla Turchia, abbiamo assistito ad un ondata di protagonismo nelle
piazze da parte giovani e giovanissimi che hanno mostrato una tendenza
verso una voglia radicale di cambiamento.
Questo scenario
rappresenta una suggestione fondamentale per riaprire anche nel nostro
territorio uno spazio pubblico di discussione e di conflitto verso la
riappropriazione di pezzi di welfare che ci vengono costantemente
sottratti.
Oltre allo smantellamento della scuola pubblica ed
all'aumento dei trasporti assistiamo ad una progressiva diminuzione
della nostra qualità della vita, che ha nel caro-affitti, nella mancanza
di servizi pubblici, nella costante diminuzione di reddito gli esempi
più lampanti di una gestione della crisi che scarica tutti i suoi costi
principalmente sulle vite di giovani e precari.
Trento-26.09.13-assemblea cittadina #verso11ottobre
21 / 9 / 2013