Sciopero Generale: spezzoni studenteschi e iniziative contro la guerra in tutta Italia

17 / 11 / 2023

Erano molti anni che uno sciopero generale indetto dai sindacati confederali non suscitasse così tanto interesse politico e mediatico. E una mano in questo è stata giocata anche dal governo - e in particolare dal Ministro dei Trasporti Salvini - che ha tentato in tutti i modi di delegittimare e ostacolate lo sciopero, fino a giocare la infame carta della precettazione.

La partita è una legge di bilancio che ancora una volta va nella direzione della “guerra ai poveri”, ma è nel contesto internazionale che va collocata questa giornata, nel fermento che in tutto il mondo si sta creando attorno al massacro che lo Stato d’Israele sta compiendo nei confronti della popolazione palestinese. Ciò che sta accadendo nella Striscia e in Cisgiordania sta assumendo i tratti di un vero e proprio genocidio: il numero dei morti ha abbondantemente superato i 10 mila, Gaza è isolata da settimane, non ha più ospedali e alcuni giorni fa le truppe israeliane sono penetrare nel Parlamento, prendendone il controllo. 

Nel frattempo tutto il mondo è in mobilitazione: stiamo assistendo a manifestazioni oceaniche, a scioperi, blocchi e iniziative che ovunque prendono di mira obiettivi israeliani. In Italia è il mondo della formazione a essere in subbuglio: solo negli ultimi giorni abbiamo assistito a occupazioni di scuole e università a Padova, Venezia, Roma, Bologna, Napoli, Torino e da Macerata. Occupazioni che hanno lanciato un messaggio chiaro ai tanti atenei che collaborano attivamente con le industrie belliche, ma anche al governo italiano, che continua a sostenere Israele sul piano politico e militare. 

Nei cortei di oggi, in tutta Italia ci sono stato spezzoni e iniziative contro la guerra globale, contro l’aumento delle spese militari e l’ulteriore contrazione di finanziamenti a scuola, sanità e welfare.

A Padova migliaia di persone sono partite in corteo per lo sciopero indetto dai sindacati confederali per la legge di bilancio. A Padova la manifestazione sindacale ha carattere regionale.

Tantissime sono le persone nello spezzone studentesco, a cui si sono uniti gli studenti e le studentesse delle occupazioni del liceo Selvatico e del Liviano. "Occupiamo tutto contro la guerra", queste le parole con cui la piazza pretende dalle istituzioni del sapere una posizione chiara contro il genocidio che sta vivendo il popolo palestinese. La manifestazione dei sindacati si ferma in piazza Antenore davanti alla Prefettura, mentre lo spezzone studentesco prosegue attraverso le riviere per dirigersi al liceo Selvatico, che è stato occupato ieri.

Padova 17n23

A Treviso, il corteo studentesco sanziona l'Eni per ribadire che mentre si continua a bombardare la Palestina, Israele assegna a sei società, tra cui Eni, le licenze per l'esplorazione del gas naturale. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha dichiarato che "la guerra preoccupa, ma l'impatto sulla produzione di gas è marginale". Nel corso della manifestazione sono state depositate macerie davanti i cancelli della Prefettura per simboleggiare gli ospedali, le case e le scuole distrutte da Israele. Viene poi consegnata una lista di docenti, studenti e personale scolastico che chiede alle istituzioni di prendere posizione contro il genocidio palestinese e i crimini di guerra dello stato di Israele.

Treviso 17n23

Centinaia di studenti e studentesse in piazza anche a Trento. Dopo aver percorso il centro cittadino il corteo si dirige verso l’Istituto Tecnico Buonarroti.

17n23

A Venezia, presso l’Università IUAV, si sta tenendo un presidio che vede coinvolti tanti studenti e studentesse della città, per chiedere che le istituzioni accademiche prendano posizione e accolgano la mozione scritta da studenti, professori e ricercatori. La mozione verrà presentata al senato accademico il 29 novembre e si pretenderà che venga accolta. Non prendere posizione significa sostenere il genocidio. Non staremo a guardare in silenzio!

Successivamente studentesse e studenti sono partite in corteo verso la sede del rettorato di Iuav per pretendere che l’università prenda posizione. "Nella giornata del diritto allo studio non si può non parlare di ciò che sta succedendo in Palestina, e lə studentə continueranno a mobilitarsi ogni volta che ce ne sarà bisogno, prendendosi ogni strada, ogni piazza, ogni spazio di parola che il silenzio istituzionale non basta a riempire".

Venezia 17n23

Molto vivace e partecipato il corteo studentesco a Milano, dove è stata sanzionata Eni, un ristorante Mc Donald’s, un negozio Armani (aziende che sono tra i principali partner commerciali di Israele) e la sede di Confindustria. Molte persone anche a Torino, che sono state bloccate dalla polizia in via Arsenale e in via XX settembre; il corteo è stato anche caricato, ma è riuscito comunque a raggiungere Piazza Castello.A Pisa occupata la Torre, a Firenze bloccato l’ingresso della cupola del Brunelleschi, a Genova occupata l’Università dopo il corteo.