Roma - Primo maggio: diritto al riposo per tutte le precarie e i precari

Verso il 6 maggio, generalizziamo lo sciopero, conquistiamo nuovi diritti!

1 / 5 / 2011

Oltre un centinaio di studenti, precari, migranti, metalmeccanici della Fiom e attivisti di "Uniti per lo sciopero" hanno manifestato questa mattina a Roma in via del Corso picchettando in modo "selvaggio" i negozi aperti. Bloccati Zara, H&M, Nike store, Tezenis e altre catene che hanno obbligato i propri dipendenti (giovani precari nella maggior parte dei casi) a lavorare il primo maggio: il picchetto in movimento ha imposto la chiusura per oltre mezz'ora di ogni esercizio commerciale, reclamando il diritto allo sciopero per i non garantiti e lanciando gli appuntamenti del prossimo 6 maggio per generalizzare lo sciopero.

Lo striscione "Damose da fà semo precari" (che riprende ironicamente le parole del beato Giovanni Paolo II "Damose da fà semo romani") ha attraversato via Del Corso per alcune ore, bloccando lo shopping, voluto fortemente da Alemanno. Non si toccano i diritti, welfare e reddito per tutti, i cori dei manifestanti contro lo sfruttamento e la precarietà.

Le commesse dei vari negozi hanno applaudito le iniziative, accettato il caffè che veniva loro offerto e in molti casi hanno chiarito al "picchetto selvaggio" di essere state costrette, pena il licenziamento, a lavorare senza nemmeno l'aumento della paga. Applausi di passanti e lavoratori precari, molti malumori dei padroni dei negozi per lo shopping bloccato in via del Corso.

A seguire il volantino

Il 1° maggio è la festa dei lavoratori e delle lavoratrici, anche quelli invisibili, precari e senza contratto che in questo giorno hanno il diritto di riposarsi, dire no ai ricatti, stare assieme.

Ma questo giorno di festa, frutto di un secolo di lotte durissime, è entrato nel mirino di chi vuole cancellare ogni diritto a favore dei profitti dei soliti noti: multinazionali, società della grande distribuzione, associazioni di esercenti, sostenuti a gran voce da alcuni sindaci, a partire dallo zelante Alemanno.

Oggi siamo nelle strade del centro di Roma piene di negozi aperti per sostenere il diritto al riposo di tutti i lavoratori e per denunciare la continua erosione dei diritti, ma anche per inaugurare il count down che ci porterà allo sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 6 maggio.

Uno sciopero generale ottenuto grazie alle mobilitazioni autunnali di studenti e precari e dalla determinazione dei metalmeccanici, sostenuti dalla Fiom, che si sono battuti contro il modello Marchionne e per la difesa del contratto nazionale.

Il 6 maggio vogliamo generalizzare lo sciopero, bloccare la mobilità e la circolazione delle merci, sostenere il diritto di sciopero per tutti i precari e le precarie che sono impossibilitati ad esercitarlo, per conquistare un nuovo welfare e un reddito garantito contro i ricatti dei nuovi e vecchi padroni.



Venerdì 6 maggio

ore 10,30 Porta Pia PICCHETTO PRECARIO

ore 18 Piazza del Pigneto STREET PARADE


Uniti per lo sciopero

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Primo maggio - Picchetto selvaggio

"Damose da fà, semo precari"