Oggi 17 novembre, gli studenti e i precari della Sapienza sono tornati in piazza, in occasione della giornata globale di mobilitazione. In queste ultime settimane in molti paesi europei, in particolare in Austria e Germania, un nuovo ciclo di lotte per il sapere e contro la crisi sta con forza emergendo. Anche in Italia oggi in molte città studenti medi e universitari hanno invaso le strade, bloccato la circolazione, occupato i rettorati per rilanciare il movimento contro il recente disegno di riforma Gelmini, che, dopo i tagli al FFO dello scorso anno, prova a dare il colpo di grazia alle università italiane.
Un disegno di legge che conserva e raffroza la posizione di potere della corporazione accademica, che accentra i poteri nelle mani del rettore e che consente ai privati di entrare nei consigli di amministrazione senza alcun vincolo in termini di investimenti, che precarizza ancor di più la condizione di vita degli studenti e dei ricercatori.ù
L'assemblea convocata alle 10.30 a Lettere a visto la partecipazione di numerosi studenti che hanno deciso di muoversi in corteo per fare irruzione all'interno delle aule ed interrompere la didattica. A seguire il corteo ha deciso di uscire dalla Sapienza per attraversare le strade della città assieme agli studenti medi confluiti a p.zzale Aldo Moro. La giornata di oggi segna un passaggio importante per il rilancio del movimento contro la riforma e per un nuovo welfare. Venerdi 20 ci riuniremo in assemblea nazionale alla Sapienza assieme ai ricercatori e ai dottorandi che da tutta Italia raggiungeranno Roma per confrontarsi e condividere un percorso comune contro l'offensiva del governo.
Esprimiamo indignazione per quanto accaduto a Milano questa mattina, dove le forze dell'ordine hanno caricato il corteo e fermato quattro studenti, due dei quali sono stati arrestati. Chiediamo il rilascio immediato degli studenti. Evidentemente l'Onda fa ancora paura: i tentativi del governo di nascondere la dequalificazione e la svendita dell'università con la retorica dell'innovazione si stanno rivelando fallimentari.
Crediamo che l'assemblea nazionale sia un'occasione importante per rilanciare con forza un discorso pubblico e una mobilitazione diffusa nelle prossime settimana.
Sapienza per l'Autoriforma