Roma 17 novembre 2011 - Il benvenuto degli studenti al governo Monti

Giornata internazionale delle studentesse e degli studenti: per la libertà di manifestare e di sfiduciare il governo Monti.

17 / 11 / 2011

Leggi la lettera al 99%

Il 17 novembre romano è iniziato con cortei selvaggi che migliaia di studenti medi hanno praticato a partire dalle scuole per dirigersi a P.le Aldo Moro davanti a “La Sapienza”, dove ad aspettarli c'erano gli studenti universitari che da tre giorni occupavano le facoltà.

#occupysapienza in questi giorni attraverso assemblee di facoltà, iniziative e dibattiti ha volutamente ripreso il leit motiv lanciato dagli O.W.S.: “We are 99%!” esprimendo la necessità urgente di riprendersi le ricchezze che l' 1% ha sottratto all' intera popolazione imponendo la dittatura finanziaria, unica colpevole della crisi mondiale.

È per questo che lungo il percorso varie banche come Unipol o Cariparma sono state sanzionate con una V per vendetta e con lanci di uova, perché responsabili del debito che vorrebbero affibbiare ma che non vogliamo ripagare.

Nel giorno in cui il governo tecnico presieduto da Monti si presenta al Senato per ottenere la fiducia, il movimento studentesco torna in piazza per raggiungere il Senato ad esprimere la contrarietà nei confronti di una gestione politica della crisi che continuerà a dare seguito alla totale subordinazione alla BCE e al FMI. Lo dimostrano i curriculum dei ministri scelti a governare questo Paese.

Liberalizzazione delle tasse universitarie e prestito (o debito?) d'onore sono i meccanismi che le ultime riforme dell'istruzione hanno introdotto e che questo governo ha già dichiarato di voler rafforzare per migliorare il sistema universitario. I movimenti studenteschi, che in questi ultimi anni si sono susseguiti, hanno contestato queste logiche e non sarà questo nuovo governo a fermarli.

Primo obiettivo della giornata è stato quello di ribadirlo a gran voce, sfidando i divieti che dal 15 ottobre in poi Alemanno ha imposto nella città di Roma con un corteo non autorizzato che è riuscito con determinazione ad arrivare in prossimità del Senato.

Ad attenderli ingenti schieramenti delle forze dell'ordine che hanno bloccato e chiuso qualsiasi accesso che permettesse la libera espressione delle rivendicazioni fin li portate, a dimostrazione di una totale chiusura dei palazzi del potere a voler ascoltare una parte sociale fondamentale di questo paese.

Questa sarà solo la prima di una lunga serie di proteste fino a che le decisioni che riguardano il futuro dei giovani non verranno prese ascoltando quello che gli studenti hanno da dire.

Un altro elemento che ha contribuito a rendere ricca questa manifestazione, è stata la partecipazione di molte realtà in lotta con le quali abbiamo costruito momenti di conflitto vero, come il movimento dell'acqua bene comune che ha lottato e vinto il referendum dello scorso 12 e 13 giugno contro la privatizzazione dell'acqua e che l' ultima manovra finanziaria vorrebbe cancellare.

Giovani precari occupanti dell'Ex Cinema Palazzo, che stanno affrontando di nuovo una minaccia di sgombero,  e lavoratori precari dello spettacolo del Teatro Valle Occupato, hanno portato il loro sostegno alle proteste studentesche, a riprova del patrimonio accumulato attraverso la generalizzazione delle lotte che in quest'ultimo anno hanno fatto intrecciare percorsi differenti e che a gran voce hanno riaffermato: “NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO”.

17.11.11 Roma

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