La notizia delle future dimissioni di Berlusconi dopo l'approvazione della legge di stabilità sembra promettere un'uscita sicura dalla crisi. Ma subito vediamo come governi tecnici, di unità nazionale o chi per loro hanno già in mente di applicare i diktat della finanza globale, di ricorrere al solito ricettario fatto di austerity, aumento della fiscalità, liberalizzazioni, precarietà e smantellamento del welfare, nuovo attacco all'università che intensifica quello che già si era visto lo scorso anno con la riforma Gelmini.
Subito vediamo come gli economisti di Goldman Sach e delle potenze europee decidano sulla politica del nostro paese, auspicando una soluzione alla greca in nome della stabilità dei mercati (ossia della precarietà generalizzata e dell'impoverimento tendenziale!)
La soluzione consiste sempre nel rimettere al centro delle decisione e degli interessi economici quell' 1% che la crisi l'ha creata e l'ha estesa a tutta la società, che si è arricchito speculando ed espropriando ciò che il 99% produce collettivamente giorno dopo giorno.
Di fronte a tutto questo, nella giornata globale di #occupyeverywhere lanciata da New York, scendiamo di nuovo in piazza per affermare che le nostre vite non sono in debito, che vogliamo una formazione come bene comune contro ogni tentativo di scaricare i costi della crisi sui soggetti più deboli.
In questa giornata ci riprenderemo le strade e andremo contro i luoghi della finanza della nostra città per immaginare un futuro e un presente diversi dalla precarietà e dall'assenza di welfare!
#occupythestreets! #occupyeverything!#occupypisa!
CONCENTRAMENTO IN PIAZZA DANTE ORE 10.00
IT'S TIME TO RECLAIM OUR FUTURE!