22 aprile 2010, ancora una giornata di protesta. Noi studenti e
studentesse di Parma abbiamo sentito l’esigenza di riunire le forze e
farle convergere in unico collettivo studentesco che funga da punto di
riferimento organizzativo per tutte le iniziative presenti e future.
Abbiamo confrontato e discusso le situazioni particolari di ogni scuola
all’indomani dell’approvazione della DEforma Gelmini, ma anche di quello
che già oggi possimo vedere e sentire sulla nostra pelle:
- diversi insegnanti esterni e supplenti da mesi non ricevono lo
stipendio, pur continuando a svolgere il loro lavoro;
- per i tagli al personale ATA, alcune scuole sono obbligate a rimanere
chiuse al pomeriggio, impedendo così lo svolgimento di attività
extrascolastiche;
- i tagli ai fondi non hanno permesso lo svolgimento dei corsi di
recupero, e iragazi con problemi a scuola si sono dovuti rivolgere ad
inseganti privati (che arrivano a chiedere anche 30 euro all’ora!).
Dal prossimo anno scolastico poi, quando la riforma entrerà in vigore a
tutti gli effetti, si assisterà ad un vero e proprio omicidio della
cultura: corsi sperimentali ed indirizzi verranno tagliati tout court,
le ore saranno ridotte vertiginosamente a discapito di materie
essenziali (come ad esempio matematica, storia dell’arte, inglese...).
Al contempo si aggraverà la precarizzazione del personale docente e ATA,
mentre sarà sempre più accentrato il potere nelle mani del dirigente
scolastico. Se ai licei verrà tolta ogni peculiarità e regrediranno al
sistema scolastico dei nostri nonni, gli istituti professionali verranno
progressivamente “aziendalizzati” e sarà parmessa l’entrata di privati
(finanziatori) all’interno del consiglio d’istituto. Di fronte alla
devastazione dell’istruzione pubblica, le scuole private continuano ad
essere lautamente finanziate dallo stato, accentuando così le divisioni
sociali e di classe degli studenti: da un lato le masse, dall’altro la
futura classe dirigente.
Siamo convinti che la scuola debba essere il luogo dove il reddito non
conta, ma anzi, dove tutti abbiamo il diritto di studiare in modo libero
e gratuito. I tagli alla cultura fanno parte di un piano ben preciso:
la creazione di masse ignoranti e passive, non più in grado di
ribellarsi e dire la propria ma condannate a subire in slenzio ogni
sopruso, ogni violazione più o meno lampante dei propri diritti.
I soldi che dovrebbero essere destinati alla scuola li troviamo nelle
inutili e costosissime opere pubbliche, negli esorbitanti fondi
destinati a finanziare guerre che non ci appartengono, nelle tasche dei
parlamentari e degli industriali.
Siamo indignati di fronte a quest’ennesimo attacco alla libertà e ai
diritti, questa volta orientato a minare scientificamente le nuove
generazioni alle fondamenta, ovvero all’istruzione e alla formazione.
Non rimarremo con le mani in mano ma aggiungeremo la voce di Parma
all’urlo di protesta di tutti gli studenti e studentesse d’Italia.
Gli insegnanti, i genitori e tutta la cittadinanza sono invitati a
partecipare al corteo al nostro fianco.
Scendiamo in piazza, ora!
Gli studenti e le studentesse di Parma
Partenza del corteo: ore 8 da Barriera Bixio
Parma 22 aprile 2010: Manifestazione studentesca
Comunicato stampa degli studenti e studentesse
21 / 4 / 2010
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