Pubblichiamo il comunicato di Adl Cobas, una delle realtà che hanno dato vita alla mobilitazione antifascista di lunedì 17 luglio a Padova, quando il corteo è stato violentemente attaccato dalla polizia, con arresti e feriti.
Lunedì 17 Luglio anche noi di ADL Cobas eravamo presenti sia al presidio in piazza Insurrezione e poi al corteo che da li è partito quando si è saputo che ai fascisti di Forza Nuova e VFS era stato permesso di sfilare nel centro cittadino. Questo è un primo punto che vogliamo esprimere senza timori e giri di parole. Impedire che una parata di neo-nazisti, perché di questo si parla, possa propagandare liberamente le proprie idee(?) xenofobe e razziste e che inneggiano alla morte di migliaia di persone, dovrebbe essere considerata cosa giusta e condivisa da tutti i sinceri democratici.
Eravamo presenti in quella piazza anche con diversi lavoratori le lavoratrici che animano da sempre il nostro sindacato. Per noi, l’approvazione della seppur parziale legge sullo Ius Soli è una battaglia che ci riguarda da vicino, e non solo perché la composizione della maggioranza dei nostri iscritti è composta da migranti i cui figli sono nati in Italia, ma perché attorno al nodo della cittadinanza si gioca una partita che riguarda la conquista di migliori condizioni di vita per tutti.
Lo hanno capito da tempo i lavoratori che da anni hanno trasformato alcuni settori del mondo di lavoro con le proprie lotte: non vi è oggi lotta nel magazzino che si possa distinguere o separare dalle lotte sociali, per il reddito sganciato dal lavoro, per la casa, i servizi, il welfare, una migliore qualità della vita e dell’ambiente.
Ed è su questo terreno che ci siamo mossi e che ci vogliamo muovere in futuro.
Razzisti e fascisti di vario stampo – dalla Lega Nord a Forza Nuova ma passando
anche dalle parti del M5S – opponendosi ad una legge, anche se molto blanda,
sullo Ius Soli, svolgono una funziona ben precisa, che è quella di garantire un
sistema di sfruttamento basato su nuove forme di Apartheid. Da sempre, il ruolo
politico di organizzazioni che esprimono queste posizioni, non è solo quello di
parlare strumentalmente alla pancia della gente per raccogliere facili consensi
e voti, ma è funzionale alla creazione di una stratificazione dei diritti, tra
l’altro al ribasso, che produce sempre di più nuove forme di schiavitù. Lottare
oggi contro razzisti e fascisti significa anche rivendicare reddito e diritti
per tutti, migranti, richiedenti asilo, italiani.
Solo unendo le nostre lotte e ponendo la massima attenzione verso chi è più in
difficoltà, chi è stato sacrificato sull’altare della crisi strutturale che
dura ormai da 10 anni, proponendo anche nuove forme di auto organizzazione,
possiamo scacciare i germi fascisti che provano a crescere nel nostro paese.
Un ultima riflessione va fatta ne confronti delle istituzioni di questa città,
in primis la Questura, incapace di gestire la piazza e colpevole di aver prima
annunciato e dichiarato di non dare concessione alla sfilata nazista, salvo poi
non solo concedere a Forza Nuova la possibilità di farlo, ma anche di farlo in
pieno centro, nel cuore della città. Inaudita la violenza con cui sono stati
picchiati i manifestanti, in particolare alcune ragazze, immotivati i fermi.
Rispetto invece alla nuova amministrazione comunale, purtroppo in linea con chi
oggi, anche a livello nazionale, rincorre le destre per mancanza di coraggio ad
esprimersi su temi “delicati”, riteniamo che il non aver preso posizione in
modo chiaro e netto contro la parata fascista e razzista sia un grave errore
politico. I valori antifascisti ed antirazzisti dovrebbero essere per quanto ci
riguarda fondanti di questo nuovo percorso amministrativo.
Salutiamo infine con felicità la liberazione senza alcun provvedimento dei
compagni fermati.
LOTTIAMO INSIEME PER I DIRITTI DI TUTTI