Decine
di carabinieri, poliziotti e d.i.g.o.s. per impedire un concerto
degli Assalti Frontali sembra la narrazione di un delirio. Lo è. Ed
è quel che è successo a Trieste sabato 17/12/11.
Dopo lo
sgombero dello spazio sociale occupato, #occupytrieste voleva fare
una taz all'ex cinema Alcione, chiuso da due anni e abbandonato.
E
davanti c'era una città blindata.
E voi cosa fareste? ..OccupyTrieste!
Perché se il
vento urla contro
io urlo contro il vento
prima
di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità
toglietevi il cappello
Noi
volevamo dire "in alto la mia banda di fronte a tanta merda",
di fronte ai morti ammazzati dal lavoro e dai fascisti mannari, volevamo dire "uno spazio me lo merito", volevamo dire "i banchieri
fanno crack"..
la
città è avvelenata
ma non ci ha mai distrutti
Noi
volevamo che in ballo ci fossero i corpi, ma ormai in ballo c'era
altro.
Ci stavano dicendo che nella nostra città, nel nostro paese, nel nostro mondo non può succedere nulla – per quanto giusto, bello, legittimo – al di fuori dei binari già decisi, pena le mazzate.
Ma a noi piace deragliare.
Ci
stavano dicendo che è impossibile riconquistarsi pacificamente
qualsiasi alternativa, che sia politica o sia al business, del
divertimento, dei beni comuni, della casa. Di ogni cosa.
Ma noi
abbiamo un'idea diversa: non è questa la democrazia che ci
meritiamo.
E anche pensiamo che si può quel che si fa, e non quello che ordinano i manganelli.
Allora,
poiché ognun@ di noi può ben dire
I
miei amici, lo so, sono strani
fanno sempre, lo so, gran casini
sono questi che ho, sono pazzi
quando poi li credi vinti, li ritrovi felici
hanno
la rivoluzione dentro e si vede fuori
chissà cosa gira in mente
mò a questi artisti
sono loro a dare luce a tempi tristi
e ora
dove stanno, dove staranno
e che ne so in giro a fare qualche
danno
Ci
siamo detti
Di è questa strada? È la nostra strada!
E
allora abbiamo deciso: di nuovo in strada!
Noi ribelli on the street portiamo il pathos contro lo shock!
solo chi lotta può vincere lo shock
due casse in mezzo al parco, microfoni, all'assalto
E
lo abbiamo fatto. Noi, 500 persone e gli Assalti Frontali, accompagnati da Dj COlor e Sandro Su, generosi,
caldi e magnifici come
le
stelle che questa notte restano aggrappate
non vogliono cadere,
vogliono vedere.
500
persone, e in alcuni momenti anche di più, hanno invaso Piazza Unità
e le strade del centro in una street parade cantando forte
daje forte ,daje, perchè avere vent'anni è avere sogni grandi
anzi, cantando in triestino: daghe, daghe, daghe.
in
alto la mia banda
di fronte a tanta merda
vedi com'è poetica
questa faccenda
Ci
avevano banditi, e ci siamo comportati da banditi.
Banditi nella strada, nella notte cupa e avara
fatevi sentire che la notte si rischiara
Ed
è successo quello che ci siamo conquistati: la nostra sicurezza è
la nostra volontà.
E la nostra volontà è che la libertà è tutto.
E uno spazio me lo merito e me lo occupo tutto subito!
Libero
tra i liberi, povero tra i poveri
niente che mi rimproveri se non di essere uomini l
la vita mi fa ricco, la vita mi fa ricco
siamo la strada che resiste, la strada che insiste assalti sound system
mentre i banchieri fanno crack gli economisti fanno flop
noi ribelli on the street