Alto Vicentino, 10/11/2011

Iniziati i lavori per la Pedemontana - Inaugurazione riservata alle autorità

Cittadini rifiutati alla cerimonia d'inizio dei lavori per l'Autostrada Pedemontana

10 / 11 / 2011

Oggi a Romano D'ezzelino si è svolta la cerimonia d'inaugurazione dei lavori per l' Autostrada “Pedemontana Veneta”.

L'iniziativa ha visto la presenza, fra le varie figure politiche, del governatore del Veneto Luca Zaia, che proprio pochi giorni fa, durante una conferenza stampa, aveva dichiarato la sua posizione per quanto riguarda quelli che sono i problemi ambientali che ultimamente stanno smuovendo le coscienze degli italiani. In merito alle recenti alluvioni, Zaia aveva voluto sottolineare l'importanza e la necessità di “rispettare la natura e fermare la cementificazione selvaggia” per impedire che episodi come quello di Genova si ripetano nuovamente.

E' a nostro avviso doveroso chiedersi come un governatore possa avere la decenza di affermare cose simili, per poi recarsi a posare la prima pietra di un progetto come questo, un mostro che cementificherà ulteriormente il territorio veneto, che stravolgerà il paesaggio e distruggerà gli oramai pochi terreni agricoli rimasti.

Alla cerimonia erano inoltre presenti molti sindaci locali ed esponenti politici della Lega Nord e del Pdl che, passando tra i cittadini infuriati, hanno preferito chinare il capo. Vogliamo interpretare questo gesto con la chiara difficoltà, da parte di questi soggetti, di guardare in faccia coloro che realmente pagheranno le spese e le conseguenze di quest'ennesimo scempio del territorio, quando esponenti di vertice dei partiti sono presidenti di società che si legano proprio agli appalti e alle autostrade, gridare “paroni a casa nostra” risulta un' azione del tutto fuori luogo ed ipocrita.

Alcuni esponenti dei comitati, travestiti da clown, hanno tentato di partecipare a quella che alcuni hanno definito una festa. Tuttavia è subito stato chiaro che fra gli invitati non erano previsti i cittadini, gli stessi cittadini ai quali verranno però espropriate case e terreni.

Solamente persone di alte cariche con un ruolo politico e istituzionale ben preciso hanno quindi potuto prendervi parte, soltanto coloro che propongono le stesse ricette per la quali si è arrivati a questa crisi e che ora pretendono che sia la cittadinanza a pagarne i costi.

E allora brindiamo a questo nuovo mostro, ma facciamo attenzione ai draghi, sono ovunque e faranno il possibile per proteggere la terra veneta martoriata da 30/40 anni di cementificazione selvaggia!

Ci vediamo alle varie iniziative di “#occupy”, che coinvolgeranno presto le piazze delle nostre città alto vicentine!