Pubblichiamo un appello promosso dal centro sociale La Resistenza di Ferrara e da altre realtà antirazziste del territorio, per un’iniziativa davanti alla Prefettura in seguito ai fatti di Gorino (vedi evento facebook).
Sono passati ormai diversi mesi dai fatti di Gaibanella,
Bondeno e dagli insulti razzisti durante le manifestazioni della Lega Nord in
zona GAD a Ferrara e, di nuovo, ci troviamo a denunciare azioni discriminatorie
e razziste questa volta avvenute a Gorino.
Lunedì 24 ottobre a Gorino gran parte della cittadinanza si è mobilitata per
impedire l’accesso al paese ad un ristretto gruppo di richiedenti asilo che
doveva essere ospitato presso l’unico ostello locale (di proprietà della
provincia) parzialmente requisito dalla Prefettura di Ferrara nello stesso
giorno.
L’episodio ci riguarda tutte e tutti, ed è un dovere etico e non soltanto
politico quello di condannare questi comportamenti razzisti e
discriminatori. Pensiamo che l’unica via possibile sia una condivisione
solidale degli spazi e la libertà di movimento per tutti, senza barriere né
confini.
Ma una volta riconosciuta la responsabilità personale di ciascuno dei razzisti
di Gorino, è fondamentale per noi denunciare anche le responsabilità politiche
dell’Europa, del Ministro degli Interni e delle istituzioni locali, che con il
loro piano volutamente emergenziale non fanno altro che trattare i migranti
come dei pericolosi pacchi da smistare. Mentre i media principali fanno a gara
per diffondere pregiudizi e paura nei confronti dei migranti, il governo parla
di penalizzazione dei comuni che non sono disponibili ad accogliere, senza di
fatto creare una comunicazione reale tra istituzioni e cittadini. Come nei
peggiori anni del fascismo ci troviamo nuovamente di fronte a politiche
scellerate calate dall’alto, che sempre più vengono accompagnate da parole come
sequestri e deportazioni. In questo modo si lascia libertà totale a risposte
razziste e a movimenti populisti di destra che fabbricano voti sulla rabbia e la
disinformazione.
Vogliamo che chi specula sulle vite dei migranti si assuma la responsabilità
delle proprie azioni.
Diciamo NO all’attuale gestione dei flussi migratori che paragona esseri umani
a oggetti.
Diciamo NO alla speculazione sulla vita delle persone e alle guerre economiche
che generano i flussi migratori. Diciamo NO all’autoritarismo nel nome
dell’emergenza.
Diciamo NO all’odio xenofobo. NO all’innalzamento di barriere e linee di
confine, ai nuovi lager come Calais, Idomeni, Ventimiglia.
Diciamo NO a chi pratica quotidianamente l’assurda ideologia del razzismo:
nelle strade, nelle piazze, con i propri vicini di casa.
Rivendichiamo il diritto di tutte e tutti all'autodeterminazione, a una casa e
a un reddito, alla libertà di movimento. Solo attraverso principi e pratiche di
eguaglianza sostanziale si può pensare di uscire dalla spirale di violenza tra
oppressi per realizzare una società migliore.
VI ASPETTIAMO TUTT* SABATO 29 OTTOBRE ALLE ORE 12, DAVANTI LA PREFETTURA DI
FERRARA (Via Ercole I d’Este, 16).
CONTRO L'ODIO RAZZIALE RISPONDE LA FERRARA SOLIDALE!
A seguire pranzo sociale presso il cps "La Resistenza".