Contro Bertolaso e la privatizzazione della Protezione Civile

Azione del presidio antidiscarica che ribadisce le accuse di corruzione a Bertolaso e la volontà di opporsi al disegno del governo di tramutare la Protezione Civile in una azienda di stato per la gestione delle emergenze.

12 / 2 / 2010

Stamane il presidio antidicarica di Chiaiano e Marano si è mosso in direzione
della cava per portare uno stiscione all'interno della discarica dopo i
fatti che hanno coinvolto il sottosegratario Bertolaso accusato di corruzione. Gli
attivisti sono stati bloccati dalle forze dell'ordine e dai militari, hanno quindi occupato per due ore l'ingresso e bloccato l'uscita e l'entrata dei camion nella discarica.
Ancora una volta, dopo i fatti che hanno visto tutti i massimi esponenti
dell'A.R.P.A.C. arrestati e sotto inchiesta da parte della magistratura (ricordiamo su tutti lo scandalo dell'amianto), si svelano retroscena che coinvolgono massimi esponenti delle istituzioni che hanno devastato il territoio in maniera scellerata e, come abbiamo denunciato piu' volte, non rispettando alcuna norma di legge.
Il presidio lancia le prossimi mobilitazioni per il giorno 16 alle ore 21,30
per lo "Sveglionissimo di carnevale" e, per il giorno 18, saremo presenti
sotto palazzo Chigi per dire il nostro No alla riforma che trasforma la Protezione Civile in s.p.a. e  che, visti gli ultimi avvenimenti, puo' portare solo alla gestione privatistica e delinquenziale dei servizi pubblici e dei beni comuni.