In un mondo e in un paese che sembra destinato alla sconfortata accettazione di condizioni di sfruttamento generalizzato e progressivo. In una realtà in cui il sistema di diritti che avevamo sperato potesse garantire vita e dignità a tutti, si è drammaticamente rivelato per la truffa inconsistente che era. In una situazione di crisi che spinge tutti (o quasi) a chiudersi nel privato per difendere le proprie posizioni di privilegio o di non eccessivo sfruttamento.
Dove precario è giusto un gradino più su di disoccupato e disoccupato è davvero poco meglio che migrante, dove chi è regolare è solo per pochi dettagli maggiormente garantito rispetto a chi non ha documenti. In questa suddivisione gerarchica di cui sono sempre in meno a godere i frutti, sono proprio gli ultimi, quelli che hanno vinto il gradino più basso della scala, ad alzare la testa e a ricordare a tutti che questa stratificazione non è condizione naturale e imposta da una qualsivoglia legge biologica e incontrovertibile.
Gli immigrati alzano la testa…magari ci ricorderanno come si fa. Pagheranno un prezzo altissimo, è nelle leggi di mercato, perché il razzismo, oggi, in Italia, è principalmente questione di classe, di livellazione economica e di gestione della crisi…e noi? Come reagiamo di fronte a tutto questo? Citizen U non ha risposte, ma pone questioni aperte, ammira la dignità degli immigrati ribelli, si prende gioco dello stupore dei benpensanti…
Link ai contenuti della trasmissione:
- Quel che resta di Rosarno, di Alessandra Sciurba
- Le criminali menzogne di Maroni
- Raccolta di articoli su Rosarno in continuo aggiornamento
Tracklist trasmissione:
Figli di Annibale - Almamegretta
Let Forever Be - Chemical Brothers