Come all'Innse fino alla vittoria!

Ci tolgono il tetto? Ce lo prendiamo piu' bello !!!

Diario di un giorno su un tetto.

Utente: MissV
3 / 9 / 2009

Musei Capitolini,1 settembre '09 ore 18:00:

un'impalcatura ci fa da scala  e iniziamo cosi' a salire. Bisogna stare attenti perchè non ci sono protezioni; qualcuno e' gia' arrivato, qualcun'altro sta' superando le sue paure ma con determinazione tutte e tutti  raggiungiamo il tetto. La vista da quassu' mozza il fiato, gia' corto per via della rapida scalata. Ce l'abbiamo fatta! Ci siamo!

Qualcuno al megafono spiega cosa sta accadendo ,chi prepara lo striscione e lo cala dal cornicione'' Come all' Innse, sino alla vittoria.Casa subito'', c'è chi grida cori,chi sistema la scorta d'acqua e chi pensa gia' alla cena..partono gli  applausi da parte degli altri rimasti giu' che pian piano  iniziano a montare la tendopoli..''Questa sera si rimane tutti qui.''

I vigili del fuoco montano un gonfiabile enorme di sicurezza e la piazza rischia di diventare un enorme parco giochi...

Primo risultato. Siamo riusciti a strappare  una commissione composta da occupanti e tecnici del comune  per mostrare e verificare le condizioni in cui saranno costretti a vivere gli occupanti nei residence: infissi che mancano, fili elettrici scoperti, piu' famiglie costrette a condividere gli stessi metri quadri (per sei mesi a detta del Comune).

Al tramonto il cielo di Roma si tinge di colori che seppur visibili per brevi attimi ti rimarranno in mente per tutta la vita. La Roma delle cartoline. La Roma dei  tetti e delle terrazze; ne riconosci i monumenti e ne ripercorri le strade.

Questa notte il cielo di Roma sembra tutto per noi.

Il cibo non manca e arriva la cena insieme a  qualche birra; gli amici che  ti vengono a trovare non fanno viaggi a  vuoto :sigarette, acqua, due fornelli per preparare il caffe, le carte, libri e tappetini; nel giro di poche ore ci sono cosi' tante cose lassu' per campeggiare che diamo vita al ''Camping-Doglio'',il primo campeggio autogestito sui tetti di Roma.

E' da poco passata la mezzanotte. Qualcuno cerca una sistemazione per dormire. Alcuni parlano tra loro, chi si conosce per l prima volta e chi si rincontra; tra una sigarettina e l'altra passano i racconti di anni di lotte, di occupazioni  e s'immagina cosa ci aspettera': ci sgombereranno? e come si resiste su un tetto?

Lo sgombero di questa mattina ci fa' tornare in mente  le pesanti cariche a freddo della polizia avvenute lo scorso fine luglio alla Pisana  contro il movimento di lotta per la casa. Si sentono delle  sirene,ma si allontanano, così pian piano ognuno trova un posto dove poter riposare un pò, sono le 4 del mattino, forse e' meglio approfittare delle poche ore di buio che rimangono, domani fara' caldo presto.

Musei Capitolini, 2 settembre '09.

Alle 7 molti sono gia' in piedi, il caldo e i gabbiani ci svegliano prima di quanto il nostro corpo desideri,.L'odore del caffè che sta uscendo ci da la carica.Dalla corda utilizzata come ascensore ci fanno arrivare  latte,  cornetti e quotidiani; prepariamo il caffe' e diamo inizio alla colazione . 

La rassegna stampa ci strappa definitamente dalle braccia di Morfeo; nella notte il "Comingout", locale romano della gay street viene assaltato dai fascisti dopo pochi giorni  dall'aggressione da parte di "svastichella" contro una coppia uscita dal gay village. Mentre Alemanno con una mano condanna le aggressioni su tutti i giornali con l'altra nomina a presidente dell'Ama servizi spa Stefano Andrini, condannato a 4 anni e mezzo per tentato omicidio di due giovani di sinistra nel 1989 e arrestato per aver assaltato un concerto antirazzista alla sapienza nel 1994.

 La rabbia inizia a salire.

Alcuni giornali riportano dello sgombero del Regina Elena come finalmente restituito ai malati, dimenticandosi di riportare che l'edificio era abbandonato da otto anni, e che i finanziamenti per un'idonea apertura non ci sono mai stati e mai ci saranno come confermato dal direttore del Policlinico Umberto I.

 Per fortuna altre testate pubblicano le nostre foto. 15 attivisti sul tetto dei musei Capitolini che minacciano di non scendere finche' non venga annunciato il blocco degli sgomberi e  trovata una sistemazione dignitosa per le famiglie sgomberate.Dal megafono sul tetto parte la rassegna stampa con tanto di rettifiche ed interventi in inglese per i numerosi turisti in piazza. Si fermano, ci ascoltano e ci salutano.Aspettiamo le 13 per  la conferenza stampa, il caldo e' davvero insopportabile.

C'è un idrante e lo utilizziamo per farne una doccia, almeno possiamo bagnarci e rinfrescarci ;  prendiamo dei teli e iniziamo a montarli per creare spazi d'ombra;  ne approfittiamo per riprenderci un pò da questo sole che manda l'aria a 40 gradi.

 Ore 13:00 La Conferenza stampa ci permette di portare alla luce la situazione di chi vivra' all'interno dei residence,orari di apertura e chiusura (06-23),divieto di poter ospitare persone all'interno dell'appartamento affidato,etcr.Prendiamo la decisione collettiva di rimanere sul tetto finchè il sindaco non proclami il blocco degli sgomberi e trovi delle sistemazioni davvero dignitose alle famiglie sgomberate. I giornalisti raccolgono le interviste,i fotografi scattano le  foto. Aspettiamo.

Alle 17 scatta l'ultimatum.

Dal gabbinetto del sindaco arriva una sostanziale dichiarazione di guerra: soluzioni temporanee a breve termine per i senza casa del Regina Elena e altri sgomberi senza possibili risposte abitative.

 Il prefetto non si pronuncia.

La protesta continua e ci prepariamo a passare un' altra notte tra i tetti di Roma.

Dai tetti dei Musei Capitolini.