Alla seconda edizione di Ecofesta 2023 in Arzignano si discute ancora una volta di Pfas

14 / 9 / 2023

All’interno della seconda edizione di Ecofesta 2023 in Arzignano, si terrà il convegno “Salute e Ambiente nella Terra delle Pfas”, previsto domenica 24 settembre. Di seguito un articolo Giovanni Fazio (CiLLSA, Comitato Zero Pfas Agno Chiampo) che contestualizza l’evento.

Al convegno ecologista di Arzignano partiamo ancora una volta dalla contaminazione da PFAS.

Non vogliamo però fare di questo drammatico evento, di cui ricorre il decimo anno dalla sua cosiddetta scoperta, una rituale celebrazione, ripetendo quanto detto nel corso di questi anni.

Sebbene il Movimento abbia compiuto passi da gigante, diventando protagonista di una crescita culturale collettiva attorno a gruppi di lavoro come PFAS land e nella pubblicistica cui ha contribuito fattivamente anche CiLLSA, malgrado il successo di avere portato a processo i responsabili di Miteni e di  avere coinvolto ricercatori universitari e organizzazioni internazionali nella lotta contro la contaminazione da PFAS, si sente il bisogno di rendere maggiormente incisiva l’azione della cittadinanza attiva.

Siamo qui per dare una valutazione critica in primo luogo del nostro operato.

Siamo qui per confrontarci sulle difficoltà che continuiamo ad incontrate da parte di associazioni, comitati, singoli cittadini nel confronto con un sistema che afferma, sempre più arrogantemente, la propria forza. 

Siamo qui per confrontarci per capire dove stiamo sbagliando.

Siamo qui per trovare rimedio ad un confronto estremamente difficile con le istituzioni regionali, per sfondare il muro della loro assoluta indisponibilità verso chi, dal basso, tenta di interloquire.

Siamo qui per immaginare nuove strategie che ci consentano di far fronte all’avanzata delle lobby, per contrastare i danni che esse determinano sul territorio già fortemente gravato da una lunga storia di insulti violenti alla sua base naturale.

Dobbiamo renderci conto che noi non siamo paladini, non siamo i moderni super eroi che risolvono i problemi per una umanità ridotta al rango di spettatrice, come la illustra la fumettistica che viene dall’America.

Di questo ci occuperemo nel prossimo convegno del 24 settembre ad Arzignano per trovare insieme una risposta efficace all’arroganza del potere e creare le modalità necessarie alla crescita di una mobilitazione permanente per acquisire maggiore visibilità politica e maggiore incidenza nel confronto con i nostri avversari. Per questo sarà necessario contestualizzare la nostra lotta all’interno di un processo di concentrazione internazionale dei centri di potere economico e politico e della crescita di oligarchie private più potenti degli stessi Stati. Bisognerà aprire un canale di comunicazione permanente con i cittadini creando reti informatiche sempre più estese che arrivino capillarmente a tutti. Siamo indietro su questo terreno e l’informatica è uno dei punti cruciali da affrontare per esistere nella coscienza delle masse.

Sarà necessario confrontarci tra noi e con coloro che possono condividere la nostra azione e i nostri obiettivi. Creare un fronte con tutti coloro disposti a lottare contro gli effetti evidenti e destruenti dell’avanzata del liberismo economico.

Ronald Regan sintetizzò il suo programma politico con la frase: “Bisogna affamare la bestia”. La bestia, per lui, era lo Stato. Per noi lo Stato e la sanità pubblica, la previdenza e pensioni dignitose per tutti, per noi lo Stato è la Scuola pubblica, i beni comuni, come l’acqua, le autostrade, l’energia, e la moneta, attualmente ambito riservato esclusivamente ai privati. Per noi lo Stato è anche la difesa della Costituzione, aggredita dalle destre e dalla pseudo sinistra. Non ci fermeremo in una posizione di resistenza ma dovremo escogitare il modo di conquistare nuovi livelli di democrazia per costringere le istituzioni a confrontarsi con le associazioni, i comitati, le persone in generale sulle scelte che adesso vengono prese impunemente sulla testa dei cittadini.

Dovremo sconfiggere la strategia con cui gli strozzini internazionali impongono riforme che riguardano solo privatizzazioni ed espoliazione del patrimonio pubblico.

Dovremo cancellare il debito pubblico, strumento di costante ricatto da parte degli oligopoli economici.

Quest’anno, a fronte di una manovrina di circa 30 miliardi di euro dovremo pagare interessi per oltre 70 miliardi agli strozzini internazionali. La Banca d’Italia prevede che nei prossimi anni il nostro debito pubblico  e il rapporto debito PIL sarà sempre più alto. Anche un bambino capisce che tutto ciò è solo un espediente per rapinarci “legalmente”.

La tragedia dei veleni disciolti nelle acque della nostra regione, degli inceneritori che ammorbano l’aria e di tutto il resto sono un aspetto pregnante di una situazione molto più grande che sta distruggendo la base materiale della vita di tutti nel pianeta.