Al Porto di Venezia per ricordare Zaher. Cronaca multimediale

11 / 12 / 2010

La parola che riecheggiava questa mattina a Venezia è “ricordare”. Infatti, la Retetuttidirittiuman-ipertutti assieme ad insegnanti e studenti della scuola d'italiano Liberalaparola di Marghera, migranti e cittadini indignati si sono trovati al ponte di Calatrava a volantinare per ricordare, appunto, quante persone continuano ad essere prese in giro da questo governo e dalle sue politiche razziste, tra cui, la sanatoria truffa o il recente decreto interministeriale che impone la lingua come elemento discriminante per poter avere o no il permesso di soggiorno.

L'iniziativa si è poi spostata al porto di Venezia, luogo così vicino a noi, dove però quasi quotidianamente si compiono veri e propri crimini (che restano nell'oblio) contro i migranti che cercano di arrivare nel bel Paese. Ed è qui che due anni fa si consumava la tragedia di Zaher, ragazzino afghano che moriva schiacciato da un tir nel tentativo di nascondersi ai controlli di frontiera; è proprio in quel porto e dalle sue assurde ordinanze che veniva ucciso. Oggi è stato  ricordato ponendo una lapide su cui è scritto: "Zaher... ragazzo e poeta, fuggito dalla guerra, ucciso a una frontiera che sognava di pace" perchè chiediamo che si rispettino le direttive europee per i richiedenti asilo, contro tutti i respingimenti, contro la chiusura delle frontiere, affinchè non ci sia più nessun Zaher!

Questo corpo così assetato e stanco
forse non arriverà fino all’acqua del mare.

Non so ancora quale sogno mi riserverà il destino,
ma promettimi, Dio,
...che non lascerai finisca la primavera.

Oh mio caro, che dolore riserva l'attimo dell’attesa
ma promettimi, Dio, che non lascerai finisca la primavera.

Dal taccuino trovato in tasca a Zaher

Cronaca SMS

Venezia 13:36 - Terminata l'iniziativa, ci ritroveremo tutti insieme, italiani e migranti, il 14 dicembre a Roma a sfiduciare questo governo per i diritti di tutti, tutti uniti contro la crisi!

Venezia 13:07 -Viene posta la lapide in ricordo del ragazzino ucciso da questa frontiera. Contro tutti i respingimenti, contro la chiusura delle frontiere, perché non ci sia più nessun Zaher!

Venezia 13:01 - Al porto ricordiamo non solo Zaher ma tutti i migranti che continuano a morire in questo luogo che nega i più elementari diritti umani.

Venezia 12:47 - Dopo il presidio a Calatrava, ci stiamo dirigendo al porto per ricordare Zaher, ragazzino afghano morto investito dal tir sotto cui si nascondeva,ucciso da una frontiera che credeva di pace.

Venezia 11:51 - Presidio con volantinaggio al ponte di Calatrava per dire k siamo tutti uniti per i diritti dei migranti!

Al Porto di Venezia per Zaher. La corrispondenza con Beatrice, Rete Tutti i Diritti Per Tutti

Venezia - Per ricordare Zaher (Foto MMS 01)

Venezia 11.12.10 - Per ricordare Zaher (Foto MMS 02)

Al Porto di Venezia per Zaher. Foto di Michele Termine