Il prossimo 23 febbraio Cassazione per i No global

Quei proiettili da Lamezia Terme . Un film già visto

Ci provano sempre

23 / 12 / 2011

Il 23 febbraio  del 2012 si terrà a Roma l’udienza in Corte di Cassazione che metterà fine al processo no global. Pochi giorni prima  dalla diffusione di questa notizia , un'altra notizia aveva tenuto banco a livello regionale e nazionale. Il ritrovamento negli uffici postali centrali di Lametia Terme di diverse buste contenenti proiettili ed indirizzate a capi di partito , dello Stato e del governo. Il ritrovamento ha suscitato grande allarme tanto da uscire su tutta la stampa non solo regionale ma anche nazionale. Subito qualcuno, ha gridato al terrorismo nascente , agli anni 70 in arrivo,alla galassia estremista calabrese fatta di centri sociali, soggetti rivoluzionari, vecchie conoscenze agli archivi della Digos. Un film già visto il 15 dicembre del 2002. Protagonisti di quel film , furono inconsapevolmente una trentina di militanti del Sud Ribelle, dei quali 18 vennero arrestati e processati. Un arresto durato solo 18 giorni grazie al Tribunale del Riesame di Catanzaro che ritenne , sin da subito, infondate tutte le accuse.  Il processo a 13 militanti no global,  invece si fece. Voluto dalla Procura Generale di Cosenza e sostenuto da vari magistrati nelle varie funzioni di GIP e PM. In prima fila il Pm Domenico Fiordalisi. Il processo durò due anni circa e finì dopo una sessantina di udienze tenutesi nel Tribunale di Cosenza. Tutti gli imputati vennero assolti con formula piena. Lo stesso avvenne a Catanzaro nell’appello voluto dalla Procura di Cosenza. Registi di questa follia giudiziaria furono la Digos di Cosenza governata dall’allora ben noto Cantafora ora trasferito a Roma, da tutta la Procura di Cosenza, in prima fila il magistrato Fiordalisi , anch’egli trasferito e promosso Procuratore del Tribunale di Lanusei in Sardegna, dopo la riabilitazione nel Tribunale di Paola da dove era stato allontanato negli anni 80 per  incompatibilità ambientale. Su tutti i ROS del generale Ganzer, ancora oggi condannato in primo grado a 14 anni di carcere per traffico di droga. I Ros erano quelli che avevano preparato un voluminoso dossier sul SUD Ribelle, accusato di essere l’organizzatore degli scontri a Napoli durante il Global forum  ed a Genova durante il G8 del 2001. Scontri pianificati in Calabria ed a Napoli. Scontri organizzati a vario titolo dai militanti no global. Questo film iniziò con un misterioso attentato avvenuto, secondi gli inquirenti a Roma ad opera di un fantomatico, quanto inesistente gruppo armato denominato NIPR ( Nucleo internazionalista proletario rivoluzionario). Questo gruppo inviò buste con le farneticanti rivendicazioni in tutte Italia, a sedi di partito, redazioni di giornali, fabbriche. Fra le sedi prescelte la Zanussi di Rende. Poi si scoprì che la Zanussi di Rende non era una fabbrica con operai come si voleva far credere,  ma un semplice magazzino di ricambi con un solo impiegato che vi lavorava.  Nessun gruppo vero avrebbe commesso un simile errore. Ma quella busta, quel fantomatico attentato, servirono per far partire intercettazioni telefoniche, perquisizioni, pedinamenti, installazioni di cimici in auto ed abitazioni. Una gigantesca operazione che portò all’arresto dei 18 militanti. Insomma fu una chiara montatura che aveva l’unico scopo di intimidire i giovani partecipanti al movimento, reprimere e condannare quelle persone che erano più attive,in Calabria, Puglia e Campania,  e che agivano alla luce del sole, nelle associazioni sindacali, ambientali, di comitati di lotta. Queste buste , ora fatte ritrovare, volutamente a Lamezia terme fanno parte di questo stesso film. La firma di questo Movimento Armato Proletario, ricorda quella dei NIPR. Qualcuno forse vorrebbe in vista della Cassazione del 13 febbraio , continuare quel film precedente, lasciato a metà . C’è puzza in tutto questo. Se non del solito mitomane incazzato con le misure del governo, dei soliti registi, che ancora non si sono rassegnati della sconfitta subita nei due gradi del processo e che sperano in una rivincita nella Cassazione. Vorrebbero, questi registi, che la Cassazione annullasse  tutti per inesistenti difetti costituzionali e che si ricominciasse daccapo . 

Francesco Cirillo