L'Nsa tentò di forzare il sistema Tor che consente l'anonimato sul web

Nuove rivelazioni del Guardian basate sulle informazioni di Edward Snowden.

6 / 10 / 2013

LONDRA - Nuove rivelazioni sul caso Nsagate.

In più occasioni la National Security Agency americana ha provato a condurre attacchi contro gli utenti che usano Tor, popolare strumento volto a proteggere l'anonimato online.

Lo scrive il giornale britannico Guardian, ancora una volta basandosi sulle rivelazioni dell'informatore Edward Snowden.

Secondo i documenti, i successi contro Tor hanno permesso soprattutto di identificare gli utenti e quindi attaccare i software vulnerabili sui loro computer.

Una tecnica sviluppata dall'agenzia, spiega ancora il Guardian, prendeva di mira il browser Firefox usato con Tor, dando all'agenzia il pieno controllo su obiettivi come accesso ai file e alle attività online.

Tuttavia, i documenti forniti da Snowden, suggeriscono che la sicurezza di fondo del servizio Tor non è stata intaccata.

Tor, per altro, è creato e finanziato dalle stesse autorità americane (US Naval Research Laboratory) ed è al momento gestito da Tor Project, un'associazione senza scopo di lucro.

L'intanto l'Unione europea valuta la possibilità di sospendere il programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp) in risposta alle presunte intercettazioni di dati internazionali sui bonifici bancari raccolti dalla società belga Swift che sarebbero state compiute della Nsa.

Mercoledì il commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, discute il ricorso eventuale a questa azione con l'aula del parlamento europeo, in un'audizione calendarizzata nell'agenda dei lavori della sessione plenaria.

Il dibattito con il commissario europeo servirà al parlamento in vista del voto di una risoluzione sul tema che l'aula ha intenzione di votare nella seconda sessione plenaria di ottobre (dal 21 al 24).

Malmstrom, in occasione dell'audizione in commissione Libertà civili del 24 settembre scorso, aveva dichiarato di non ritenersi soddisfatta delle spiegazioni fornite dalle autorità degli Stati Uniti in merito alle accuse che vengono mosse, e che la Commissione aveva chiesto l'avvio di consultazioni formali con gli Stati Uniti, come previsto dall'accordo Tftp.

In quell'occasione aveva ricordato che in caso di comportamento irregolare degli Usa si può procedere alla sospensione degli accordi.