In un contesto del tutto caotico e in continua evoluzione,
che vede la nascita dello Stato Islamico da un lato e il conflitto
Israelo-Palestinese dall'altro, con la guerra civile in territorio
siriano che non hai mai fatto cenno a previsioni di pace, sono evidenti
le tracce di un cambiamento profondo e complesso, caotico e non lineare
attorno al quale i perimetri geopolitici di una intera area geografica
sono soggetti ad un palese cambiamento.
Lo spazio geopolitico medio-orientale continua a complicarsi. E il un ruolo che svolge la Turchia non è meno strategico.
Le
manifestazioni e i movimenti nati lo scorso giugno durante le proteste a
Gezi Park, dilagati poi in tutto il territorio, sono solo uno degli
aspetti che testimoniano una alterazione della vita sociale, politica e
culturale della Turchia. Dalla censura di twitter e youtube, al numero
di giornalisti in prigione, dall' equilibrio istituzionale compromesso (
decisamente ambigua l'indipendenza del potere giudiziario) all' aumento
dei poteri del MIT (Intelligence governativa turca cui sono stati aumentati i poteri di spionaggio e al contempo ridimensionate le
responsabilità), ed ancora le indagini di corruzione che hanno toccato
l'entourage di Erdogan (primo Ministro attualmente candidato alle
presidenziali) ed hanno travolto le forze di polizia.
Questi sono elementi che seppur solo evocati, già delineano di per se un panorama poco chiaro e ricco di contraddizioni.
Per la prima volta nella storia della Repubblica Turca si terranno quest'anno le elezioni presidenziali, con voto diretto.
Mancano ormai poche ora all' apertura dei seggi; dopo aver appreso
di una bassa affluenza da parte dei turchi emigrati (dati OSCE informano
che solo una minima parte della popolazione che avrebbe potuto votare
all' estero si è recata ai seggi ad esprimere la propria preferenza), ci
si aspetta una affluenza molto alta all' interno del Paese.
Nel frattempo il candidato del CHP e del MHP dichiara, dopo le
presunte scorrettezze avvenute alla elezioni amministrative dello scorso
marzo, una rete di "guardiani delle urne" pronti a controllare
l'andamento regolare ed il suo corretto svolgimento.
Aspettando l' apertura delle urne, domani h.8,00
(ora locale turca) pubblichiamo qui di seguito un approfondimento a cura
di Osservatorio Balcani e Caucaso che ci presenta i tre candidati e gli
scenari dietro le quinte di quelle che sembrano essere delle elezioni
che scandiranno il ritmo di un nuovo tempo.