Svolta storica per la pace nella questione curda

20 / 10 / 2009

Kiziltepe (Kurdistan), 19 ottobre ore 23, difficile in questo momento fornire un resoconto dei fatti (e ancor di più una loro valutazione) che vada oltre il frammentario, l’incompleto, e, soprattutto, il provvisorio: tutto deve ancora essere verificato, e sono ancora possibili svolte controcorrente. Ma per ora tutto pare confermare una valutazione di fondo: la recentissima iniziativa curda dei Gruppi di Pace sta avendo pieno successo, sia in seno al popolo curdo (tanto la popolazione che la sfera politica) che di fronte alla controparte: Stato, governo, esercito.

E l’eco nell’opinione pubblica turca appare grandioso: come risulta dalla attenzione che viene dedicata all’avvenimento da parte delle Home Page dei principali quotidiani turchi on-line di stanotte (tra il 19 ed il 20 ottobre), per cui tutto lascia pensare che la stessa cosa avverrà sui giornali cartacei di domattina 20 ottobre.

Ma sono soprattutto il popolo curdo e le sue organizzazioni, prima fra tutte il partito, il DTP, a conferire all’avvenimento la caratterizzazione di una partecipazione corale e di massa: a Silopi, dove oggi sono arrivati i due Gruppi di Pace, pare che ci fossero ad attenderli tra 50.000 e 200.000 curdi, e qui a Kiziltepe almeno un migliaio; manifestazioni sono in corso in tutta la Turchia (in particolare a Istanbul).

Dei tre Gruppi di Pace voluti da Ocalan e annunciati pubblicamente il 17 ottobre, ne sono arrivati a Silopi due: quello proveniente dal Campo Profughi iracheno di Maxmur (16 componenti) e quello provenienti dal monte Qandil, roccaforte dei guerriglieri del PKK in territorio iracheno (8 componenti), per un totale di 34 componenti.Il terzo gruppo, proveniente dall’Europa, arriverà in aereo a Istanbul nei prossimi giorni (il 21 ottobre?).

Come ha efficacemente messo in rilievo oggi la giornalista e scrittrice Yüksel Genç, che era stata una protagonista del primo Gruppo di Pace, consegnatosi allo Stato turco nel settembre 1999 (e che sull’argomento ha scritto un libro che sarà presto tradotto in italiano), i Gruppi di Pace di oggi, pur se operano in condizioni difficili, agiscono in un contesto enormemente più favorevole di quello dei due Gruppi del 1999, che infatti ebbero sorte travagliata (arresti, processi, detenzione): l’intensissimo dibattito sulla pace dell’estate, alimentato sia dall’annuncio della Road Map tracciata da Ocalan (e tuttora trattenuta dallo Stato turco, che ne ritarda la pubblicizzazione), sia dalle aperture governative sulla Questione Curda, hanno creato un ambiente favorevole.

Ma l’iniziativa di Ocalan di promuovere i tre attuali Gruppi di Pace ha preso le mosse proprio dalla constatazione che il processo di pace che sembrava avviato stava incagliandosi e bloccandosi, ed era necessaria una iniziativa coraggiosa per sbloccarlo: l’esito odierno dell’arrivo dei tre gruppi pare indicare che tale scopo sia stato raggiunto in modo pieno.Innanzitutto va osservato che non si e’ trattato, questa volta, di una auto-consegna all’esercito ed allo Stato: l’arrivo e’ stato sostenuto dall’interno del Paese da una gigantesca mobilitazione di massa e da prese di posizione ufficiali del partito curdo DTP, ed e’ stato sottolineato il carattere di prova decisiva che tale evento avrebbe rivestito per le dichiarate intenzioni di pace del governo: la parola d’ordine e’ stata: non deve avvenire come nel 1999, i Gruppi di Pace non devono essere incarcerati. E già ieri c’erano state dichiarazioni positive del Presidente della Repubblica Abdullah Gül e degli stessi vertici militari (anche se accompagnate da attacchi dei partiti di opposizione).I due Gruppi di Pace (provenienti da Maxmur e dal monte qandil) sono arrivati verso meta’ pomeriggio a Habur (alle 17,45), il posto di frontiera con l’Irak a pochi chilometri da Silopi, nel sud della Turchia, a est di Diyarbakir, Kiziltepe, Mardin... ed hanno subito consegnato una lettera indirizzata allo Stato ed al popolo della Turchia, che è stata già resa pubblica dalla stampa.

È iniziata subito la lunga e meticolosa pratica dell’identificazione burocratica dei componenti dei gruppi, svolta da Procuratori della Repubblica alla presenza di avvocati di parte Curda: fino verso le 20,30 di sera. Il Ministero degli Interni aveva dato disposizione affinchè si procedesse solo al controllo dell’identità, senza nessun provvedimento di arresto e detenzione. L’identità (cioè i nominativi etc.) dei componenti dei due gruppi è stata già pubblicata dai giornali. Nel frattempo il Presidente della Repubblica Gül ha espresso valutazioni positive dell’iniziativa dei Gruppi di Pace, ed ha auspicato che coloro che erano scesi dalle montagne potessero ricongiungersi alle loro famiglie, e che tale evento possa essere l’inizio di un processo di pace (anche se è nelle parole di Gül Nè in parte dei commenti della stampa non c'è chiarezza sul fatto che ci si trova di fronte non ad una resa ma ad una proposta di pace).

I Gruppi di Pace quali hanno in programma, domattina 20 ottobre, di partire da Silopi (tuttora presidiata da decine di migliaia di Curdi che festeggiano l’evento come se fosse il Newroz) per raggiungere prima Kiziltepe (dove sono attesi da almeno un migliaio di curdi) e poi Diyarbakir, ove domattina ci sarà un incontro pubblico; quindi dovrebbero avviarsi verso Ankara, probabilmente per incoraggiare ulteriormente un dialogo diretto con lo Stato.

Kiziltepe, 19 ottobre 2009

Aldo Canestrari