Ancora cariche, ancora tier gas, ancora agenti chimici sparati con gli idranti sui movimenti in Turchia. Ma ancora la protesta è viva e la coalizione Taksim Solidarity Platform vuole riprendersi Gezi Park

"Ci riprenderemo Gezi Park"

17 / 6 / 2013

Oggi Disk, rete sindacale progressista, ha chiamato allo sciopero generale contro le violenze della polizia e l'appoggio del Governo Erdogan alla repressione del movimento che si è coagulato in Gezi park ed in solidarietà ad esso.

Dopo poco che i lavoratori sono arrivati in via İstiklal, che conduce direttamente in piazza Taksim, sono stati aggrediti con lanci di lacrimogeni. Analoga brutalità è stata registrata nel distretto di Sisl e a Osman bey.

In buona sostanza, continua la politica militare del Governo Erdogan per cui l'opposizione sociale viene considerata “terrorista” e fatta oggetto di attacchi continui, in piazza e con carcerazioni massive.

Nel contempo, comincia a rompersi il vergognoso silenzio della c.d. comunità internazionale, con alcune voci che avanzano critiche all'operato delle forze di polizia turche.

Come risposta Erdogan minaccia attivisti internazionali, giornalisti, testate di importanza globale ed organizza il proprio fronte, finanziando lautamente i propri attivisti, ed annuncia che l'intervento dell'esercito è un'ipotesi in corso di valutazione.

In questa situazione difficile la coalizione Taksim Solidarity Platform annuncia che la campagna per riprendersi Gezi park va avanti.

E migliaia di persone sono in questo momento in Istiklal.

STAY CALM, KEEP #CHAPULLING!

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