Da diverse settimane stiamo lavorando con i rappresentanti
stranieri della delegazione di europarlamentari che da oggi visiteranno i siti
di smaltimento dei rifiuti in Campania a seguito di numerose petizioni
indirizzate proprio a Bruxelles.
In particolare sia con l’onorevole Merkies sia con l’onorevole
Auken abbiamo avuto modo in queste settimana di inviare una corposa
documentazione per raccontare lo scandalo del piano rifiuti e la vicenda della
discarica di Chiaiano, in particolare il dramma legato ai danni riportati a
causa dell’attivita’ della discarica.
Danni alle abitazioni, danni alle strade, nessun controllo
sulla qualita’ di acqua e aria. L’assenza totale dei controlli previsti dal
2008.
Oggi è andata in scena l’ennesima vergognosa farsa !
Intorno alle ore 13:30 i cittadini del Presidio permanente
contro la discarica di Chiaiano e Marano si sono recati come previsto all’ingresso
della discarica. Ad attenderli quasi un centinaio di Carabinieri pronti a
sbarrare la strada. Uno schieramento di forze senza nessuna giustificazione plausibile
visto che la visita della commissione era stata richiesta proprio dai
cittadini.
Presenti anche delegazioni dei comitati di Terzigno, Giugliano ed Acerra.
Ad allarmare le forze dell’ordine e soprattutto la Protezione Civile e’ stata
la richiesta della delegazione europea di incontrare i sindaci di Marano e
Mugnano ed il Presidio permanente per discutere con loro e visitare insieme la
discarica. Sotto una pioggia battente la democrazia italiana ha dimostrato ancora
una volta il suo vero volto. Dopo esserci rifugiati dalla pioggia all’interno
di una struttura in prossimita’ della discarica, veniva impedito ai giornalisti
sia delle Tv, tra cui la Rai,
sia della carta stampata, di poter partecipare alla visita ed all’incontro.
Una situazione incredibile con i sindaci ed i cittadini tenuti chiusi in una
toilette della struttura (!!), la delegazione europea incredula che non comprendeva
chi impedisse l’accesso ai giornalisti, e gli stessi tenuti fuori da un cordone
di militari dell’esercito. A chiarire lo scenario c’ha pensato il generale
Morelli che si e’ assunto la responsabilita’ di impedire l’accesso ai
giornalisti tra le proteste dei deputati europei. L’onorevole Auken , danese
del gruppo dei Verdi ha dichiarato l’assurdita’ di uno stato dove i militari
tengono le pubbliche relazioni, denunciando l’assoluta mancanza di trasparenza
nella visita. L’onorevole Merkies ha voluto incontrare i cittadini ed i sindaci
con il resto della delegazione europea denunciando la loro indignazione per l’assoluta
mancanza di democrazia con cui si sta svolgendo la visita. I Sindaci ed i
cittadini sono stati poi invitati a lasciare l’area dai militari dell’esercito
guidati dal generale Morelli. La visita dunque si e’ svolta senza i cittadini
che avevano firmato la petizione, senza la stampa e senza i sindaci della zona.
Una situazione vergognosa.
“Non dategli un euro !” è stata la dichiarazione del Presidio permanente di
Chiaiano e Marano riferendosi al blocco dei 550 milioni di euro di
finanziamenti europei bloccati per la procedura di infrazione contro l’Italia. “Il
nostro paese continua a dimostrare l’assoluta mancanza di democrazia e
trasparenza, frutto di una gestione delle emergenze che significa sempre di piu’
occasione per far speculare i grandi potentati e tenere all’oscuro i cittadini”
continuano dal Presidio. Alle ore 19:30 i cittadini saranno ricevuti dalla
delegazione europea presso l’Hotel Caracciolo dove si terrà un’audizione per
sentire la voce dei comitati in lotta contro il piano rifiuti. “L’unico sblocco
intelligente di quei fondi, puo’ essere quello di vincolarli alla realizzazione
di progetti strutturali alternativi alla costruzione di discariche ed
inceneritori, puntando sul trattamento
freddo, sul compostaggio e sul riciclaggio” questa la posizione del
Presidio permanente rispetto allo scopo della visita della commissione.
I cittadini dei comitati di Chiaiano, Terzigno, Acerra e Giugliano presideranno stasera l’Hotel Caracciolo per denunciare la mancanza di trasparenza della visita grazie alla presenza ingombrante della Protezione Civile e dell’esercito.