E due: i NoDalMolin tornano dentro l’area
dell’aeroporto vicentino, là dove gli statunitensi vorrebbero
realizzare la loro nuova base di guerra; un blitz per lanciare, con lo
stile creativo ma determinato che caratterizza i vicentini, la grande
manifestazione del prossimo 4 luglio.
La bandiera di quanti difendono la terra sventola nell’area che gli
statunitensi vorrebbero militarizzata e inaccessibile ai vicentini.
Sono bastati pochi minuti per raggiungere le recinzioni lungo l’argine,
tagliare la rete, scalare uno dei cumuli di terreno e detriti posti a
nord dell’aeroporto e piantare il pennone alto otto metri, simbolo
della dignità e dell’indipendenza dei cittadini dalle imposizioni e
dalle servitù militari. Sulla sua cima è issata una grande bandiera del
No Dal Molin.
In tutto, un centinaio di persone. Come sempre donne
e uomini, giovani e meno giovani: perché la forza di questo movimento
sta nella sua trasversalità, nel suo mettere insieme, in qualunque
iniziativa, generazioni e persone diverse; ed è quel che avverrà anche
il 4 luglio, quando il Presidio Permanente invita tutte/i a Vicenza per
piantare migliaia di bandiere "NoDalMolin" nell’area in cui i militari
statunitensi vorrebbero realizzare un nuovo avamposto di guerra.
Una data, il 4 luglio, che non è scelta a caso; non solo, infatti, gli
statunitensi festeggeranno la loro indipendenza, ma pochi giorni dopo
si aprirà il G8 all’Aquila e giungerà per la prima volta in Italia il
presidente statunitense. Quella di Vicenza, dunque, sarà la prima
manifestazione su Obama dal suo insediamento alla Casa Bianca: mentre
il presidente nordamericano parla di pace, democrazia e tutela
dell’ambiente, infatti, il suo esercito vuole imporre a Vicenza una
nuova e devastante base di guerra.
Alla vigilia del summit che
pretende di decidere a tavolino le sorti del mondo, noi vogliamo
difendere il nostro diritto a determinare il domani della nostra città;
indipendenti dalle servitù militari e dal loro portato di guerra,
liberi di valorizzare i beni comuni e le risorse del territorio,
disobbedienti alle imposizioni che ci vorrebbero spettatori della
nostra quotidianità.
Il 4 luglio ci ritroviamo a Vicenza in Via M.T di Calcutta alle 15.30;
insieme, libereremo il Dal Molin dalla base di guerra. Ci hanno tolto
il diritto di esprimerci e di far valere la nostra volontà; ci hanno
impedito di conoscere e approfondire i progetti e le conseguenze
ambientali, urbanistiche e sociali dell’opera; ci vorrebbero silenziosi
e arrendevoli di fronte a un’imposizione che ha ricevuto tutti i timbri
governativi, ma che non per questo è più legittima di prima; ci
vedranno sorridenti e determinati: il 4 luglio liberiamo il Dal Molin,
il 4 luglio mettiamo in piazza la nostra dignità.
Verso il 4 luglio blitz all’interno del cantiere
Vicenza - I No dal Molin entrano nell’aeroporto e issano la loro bandiera
Sabato 4 luglio ore 15.30 Via M.T. di Calcutta, Rettergole(Vi)
6 / 6 / 2009
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