Oggi la scuola ribelle è scesa in
piazza, in 500 tra studenti e professori insieme per le vie della città
per contestare la finanziaria regionale.
In questa proposta di legge
è previsto un pericoloso taglio del 40% dei fondi per l'istruzione che
comprendono anche l'edilizia scolastica. La volontà di chi ci governa è
chiara: la legge APREA è l'ennesimo passaggio di un processo di
smantellamento di un sistema pubblico di formazione e della sua
sostituzione con un sistema di mercato. In questo modo toglie ogni
opportunità di avere una scuola pubblica, libera e partecipata.
Davanti
alla Regione abbiamo sommerso un fantoccio sotto le macerie delle
nostre scuole: Ci sembra ovvio e naturale pensare che questi tagli
causeranno altri “incidenti” ai nostri istituti, che oltretutto
risalgono ai primi del '900. Del resto, pochi giorni fa abbiamo chiesto
al Sindaco di dichiarare lo stato di emergenza per le scuole triestine
(e in particolare per il Nautico di cui era crollato un cornicione
addosso a uno studente) e ci aveva risposto che aspettava il morto.
Bene, la Regione sembra che stia proprio nella strada giusta per
provocarli i morti nelle scuole! .
Oltretutto la nostra Regione in
questa finanziaria, o meglio "definanziaria" ha tolto alla cultura 22
dei 34 milioni stanziati fino all'anno scorso.
Ci sembra
inequivocabile che sia in corso una devastazione della cultura, sia per
quanto riguarda quella del territorio sia quella all'interno degli
istituti scolastici. Impossibile non collegare questi due aspetti della
finanziaria: entrambi puntano a una desolazione culturale, mirata alla
distruzione di un futuro diverso da quello che ci propongono e che per
altro ha creato la crisi che stiamo vivendo.
Alla fine del corteo
abbiamo annunciato una manifestazione nei giorni in cui il consiglio
regionale si riunirà per votare la finanziaria regionale 2013, aprendola
a tutte le realtà che contestano la logica di questo provvedimento
“lacrime e sangue”, che taglia la sanità, i trasporti, la scuola,
l'università, la cultura, per unirci e fermare quella che è la
distruzione del nostro futuro.
Se chi è al potere nelle
amministrazioni locali si dichiara impotente di fronte a questa
macelleria sociale (ordinata dalla Troyka e dal governo Monti) deve
avere l'onesta di dimettersi!!
QUE SE VAYAN TODOS!!!
Autogestito Scoordinamento Studentesco