Torino: la battaglia per salvare l’ex Caserma La Marmora dalla speculazione edilizia

16 / 11 / 2021

Il centro culturale Comala di Torino rischia di scomparire: al suo posto una strada di servizio dell’Esselunga, all’interno di un progetto di speculazione edilizia che prevede la costruzione di diverse strutture. Comala è uno spazio pubblico polivalente sede, tra le altre cose, della web radio indipendente Border Radio. Lo spazio è stato (auto)costruito, un pezzo alla volta, grazie al recupero di alcuni spazi – interni ed esterni - dell’ex Caserma La Marmora. Lo spazio comprende sale prove musicali, studi di registrazione, aule dedicate ai laboratori, un ampio salone di 140 mq e un cortile esterno.

Oltre a postazioni per lo studio aperte a tutti gli studenti, la struttura ospita quotidianamente le attività di svariate associazioni e gruppi informali (principalmente giovanili, ma non solo): corsi di musica, di teatro e di danza, produzioni audio, video e multimediali, progetti e incontri dedicati alla mobilità internazionale, alla cittadinanza attiva e al protagonismo giovanile.

Da diversi giorni è attiva una petizione per chiedere al Consiglio Comunale di non votare il progetto dell'area Ex Westinghouse. La petizione ha già raccolto centinaia di firme e può essere firmata solo da residenti a Torino. Mercoledì 10 novembre si è svolta à un’assemblea alla quale sono intervenute/i sostenitrici e sostenitori della petizione, a vario titolo. Un’altra assemblea si terrà il 18 novembre, un secondo appuntamento vuole sancire un passaggio ad una fase più operativa: esaminare il progetto più nei dettagli, valutando le singole criticità e le possibili modifiche; definire le prossime azioni concrete; creare dei gruppi di lavoro dedicati alle singole questioni; definire una piattaforma comune da utilizzare come punto di partenza nel rapporto con l'Amminsitrazione.

Il progetto in questione prevede la costruzione di un centro congressi, l'edificazione di un supermercato Esselunga nel parco tra i campi da calcio del Cit Turin, via Borsellino e corso Vittorio Emanuele II e, di conseguenza, la strada per il rifornimento del supermercato stesso proprio dove adesso sorgono gli spazi di Comala.

Nell’area nota come ex-Westinghouse-Nebiolo, situata tra corso Vittorio Emanuele II e via Paolo Borsellino, a pochi passi da Porta Susa, sarebbe dovuta sorgere la nuova sede della Biblioteca Civica Centrale di Torino, all’interno di un polo culturale, progettato dall’architetto Bellini.

Il progetto, costato alla Città 16,5 milioni di euro (concretamente spesi e mai recuperati), viene però accantonato nel 2011, a causa degli elevati costi di realizzazione.

Nel novembre 2013, il Comune ripiega quindi su un altro progetto: la costruzione di un centro congressi e di un albergo, che sorgeranno negli spazi attualmente occupati dall'ex stabilimento della Westinghouse e di un supermercato Esselunga, che verrà edificato nel giardino Artiglieri da Montagna, situato tra via Borsellino, l'impianto sportivo Cit Turin e corso Vittorio Emanuele II. Tale progetto, oltre a determinare la scomparsa di una delle ultime aree verdi mai edificate ancora presenti nel quartiere e l'abbattimento di diversi alberi ad alto fusto, prevede anche la demolizione del cortile di ingresso dell’ex caserma La Marmora in corso Ferrucci 65 e la sua sostituzione con una strada di servizio riservata al centro commerciale.

Questo intervento priverà il quartiere e la città di un importante luogo di socialità e aggregazione, mettendo fine al percorso di rigenerazione delle aree interne ed esterne dell'ex caserma portato avanti, in questi anni, dall'associazione Comala in collaborazione con diversi soggetti. Un percorso che ha permesso la restituzione al territorio di spazi pubblici semi-abbandonati grazie all’allestimento di aule studio, sale musicali, aree per concerti, proiezioni ed incontri, dando vita ad un luogo frequentato da migliaia di persone, in maggioranza giovani, ma non solo.

Siamo di fronte, quindi, ad un'operazione di cementificazione e privatizzazione di aree pubbliche (il giardino e gli spazi collegati all'ex caserma) di dimensioni notevoli, verso cui è necessario opporsi, chiedendo al Comune di rivedere il progetto e di aprire un confronto con il territorio, in modo da rendere sostenibile il processo di trasformazione dell'area ex-Westinghouse-Nebiolo.