Questa mattina, sotto la Prefettura di Padova, si è svolto un sit-in dei lavoratori della coop. Borgato provenienti da San Bonifacio (VR), insieme a i rappresentanti dell'ADL-COBAS, per chiedere un incontro col Prefetto affinchè questo convochi la MTN, dopo i gravissimi fatti accaduti il 30 marzo, che hanno visto l'aggressione dei lavoratori da parte dei capetti della coopertriva insieme ad una ventina di persone.
Una delegazione è stata ricevuta dal vice prefetto, al quale è stata fatta presente la grave situazione che si è verificata all'interno di Interporto. Le richieste sono state quelle di intervenire e di convoncare MTN al fine che questi revochino l'appalto a cooperative come la Borgato che utilizzano metodi mafiosi nei confronti di chi rivendica i propri diritti.
Di Seguito il volantino distribuito:
FUORI LA MAFIA DAL LAVORO
FUORI I MAFIOSI DELLA COOP. BORGATO DALLA MTN
In
questi giorni il Governo Monti con la sua micidiale politica economica
vuole a tutti i costi mettere mano sull'art. 18 dello statuto dei
diritti dei lavoratori, eliminando di fatto il reintegro del posto di
lavoro in caso di assenza di giusta causa nel licenziamento e inoltre
vuole anche modificare in peggio il meccanismo degli ammortizzatori
sociali.
L'articolo 18 non solo va difeso, ma va anche esteso perché milioni di persone vivono già oggi
il ricatto del licenziamento e insieme all'articolo 18 abbiamo bisogno
di nuovi diritti, di nuovi ammortizzatori sociali, di reddito e welfare.
La
situazione di sfruttamento e di precarietà che si vive nel rapporto di
lavoro con le Cooperative della Logistica è un esempio eclatante delle
condizioni a cui sono sottoposti oggi migliaia di lavoratori, dove
capita che accadono episodi gravissimi come quello avvenuto a Padova il 30 marzo di fronte ai cancelli della MTN.
Quel
giorno una decina di lavoratori della coop. Borgato, giunti a Padova da
San Bonifacio (VR) per sensibilizzare i colleghi della loro situazione a
seguito dell'ennesimo cambio di appalto, una volta giunti davanti ai
cancelli della MTN in Via Nuova Zelanda, senza avere nemmeno il tempo di
appendere uno striscione, sono stati prima minacciati di morte e poi
aggrediti da una squadraccia, in perfetto stile mafioso e
fascista,diretta dai responsabili della coop. Borgato, dovendo ricorrere
alle cure mediche. Ironia della sorte, qualche giorno dopo gli stessi
lavoratori hanno anche ricevuto una contestazione disciplòinare con la
quale venivano ribaltate completamente le parti e da aggrediti passavano
ad aggressori. Non solo, nel frattempo, MTN a Verona decideva di
effettuare una serrata del magazzino di San Bonifacio e la cooperativa
Borgato avviava una procedura di licenziamento collettivo per tutti i
lavoratori che operavano in quel magazzino.
In definitiva, questi
lavoratori, si ritrovano senza lavoro dopo avere anche subito una violenta aggressione.
TUTTO CIO' NON E' AMMISSIBILE
A
fronte di quanto successo, nonostante i molteplici solleciti fatti nei
confronti delle Prefetture di Padova e Verona affinchè si attivassero ,
almeno per convocare MTN, non è successo ancora nulla.
PER
QUESTO MOTIVO SIAMO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI PADOVA PER CHIEDERE CHE
IL PREFETTO CONVOCHI URGENTEMENTE MTN PER PORRE FINE AD UNA GRAVISSIMA
SITUAZIONE VERIFICATASI A PADOVA CHE VEDE LA PRESENZA ALL'INTERNO DI
INTERPORTO DI FORME DI GESTIONE MAFIOSA DEI RAPPORTI DI LAVORO.
I lavoratori del magazzino MTN di Verona. - ADL Cobas .