Padova : 28 Gennaio 2011 - Facciamo nostra la lotta dei Metalmeccanici per fermare l' attacco ai diritti di tutti i lavoratori

Uniti contro la crisi – Contro la precarietà - Per un reddito dignitoso per tutti - Per una democrazia reale in tutti i posti di lavoro!

27 / 1 / 2011

Fim-Cisl, Uilm, Ugl, Fismic, Associazione Capi e Quadri, hanno firmato alla Fiat Mirafiori di Torino, così come avevano fatto a Pomigliano, un accordo che, oltre che peggiorare le condizioni di lavoro (riduzione delle pause, aumento dei turni, penalizzazione di chi si ammala), lede il diritto fondamentale allo sciopero e quello che i lavoratori possano scegliere liberamente i propri rappresentanti sindacali.

A partire dalla Fiat stanno cercando di smantellare alcuni dei diritti fondamentali dei lavoratori con la complicita' di alcune organizzazioni sindacali. La Fiat ha voluto a tutti i costi imporre ai lavoratori un referendum sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro e, nonostante questo ricatto, il 46 % dei lavoratori ha votato no. Nelle intenzioni di Fiat, di Confindustria e del Governo, si vorrebbe aprire la strada ad uno stravolgimento globale delle relazioni sindacali e ad un peggioramento complessivo delle condizioni lavorative, sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro.

Lo diciamo noi delegati e lavoratori che operano all'interno di altri settori ed in particolare della logistica e dei trasporti, all'interno dei quali i diritti vengono calpestati tutti i giorni e dove l'organizzazione del lavoro è affidata a vere e proprie associazioni a delinquere, chiamate cooperative, coperte da importanti multinazionali della logistica che lucrano sulla precarietà del lavoro portata all'ennesima potenza. Il salario non è nemmeno una variabile dipendente dalla produzione, è semplicemente una variabile. Si lavora di giorno e di notte spesso senza maggiorazioni per lavoro notturno e con orari spezzati che non rispettano le 11 ore di legge di pausa tra un turno e l'altro. Malattia e infortunio non prevedono alcuna integrazione da parte delle aziende, il tempo di lavoro è soggetto ad una flessibilità assoluta, spesso non viene pagato lo straordinario, ad ogni cambio di appalto, si perdono per la strada pezzi di retribuzione, qualifiche acquisite e anzianità di servizio. Si viene spostati da un posto ad un altro di lavoro sulla base delle esigenze della produzione e le norme di sicurezza non esistono, o sono ridotte ai minimi termini.

In una situazione di questo tipo, ovviamente, organizzarsi risulta molto difficile, e quello che la Fiat sta cercando di fare con la Fiom è pratica corrente in questa miriade di situazioni, dove, in virtù di leggi sbagliate sulla democrazia sindacale e sulla rappresentanza, i lavoratori non sono liberi di organizzarsi scegliendo il sindacato che li può tutelare meglio. Nonostante questo, in molte situazioni siamo riusciti ad organizzarci e ad ottenere il riconoscimento di diritti sindacali, a prescindere dalle leggi vigenti.

E' evidente allora che se l'offensiva di Marchionne dovesse avere successo, peggiorerebbero le condizioni, non solo per gli operai Fiat, ma anche per tutti quei milioni di lavoratori che vivono la precarietà totale nel rapporto di lavoro.

PER TUTTI QUESTI MOTIVI, SAREMO IN PIAZZA IL 28 GENNAIO AL FIANCO DEI LAVORATORI METALMECCANICI, DEGLI STUDENTI E DI TUTTI I PRECARI .

Delegati USB/ADL: El Asri Mbarek, Galante Tiziano - RSA coop. Serv. Del Levante/Ceva Michelin Tribano PD; Onuorah Prince, Ifguiss el Bachir- RSA Coop. Elettra/GLS PD; Belhazia Mohammed, Baji Abdelhali- RSA Coop. Handling Group/TNT Monselice PD; Onuorah Clement, Azouy Lahcen – RSA Coop. La Guelta/TNT Limena PD; Maria Petriglieri, Eyaufe Jessica – RSA Coop. Ideal Service Dolo VE; Haddid Larbi, Rsa Coop. Laboriosa/Danone PD; Peter Umeh, Smayou Jamaa – Coop. Ben Hur/Bartolini PD; Massimo Maffezzoni RSU CoopService/Monselice; Oscar Ibeh RSA Coop. Delta Force/DHL PD; Baroudi Mustapha Rappresentante Lavoratori in Mobilità IMES;