#OccupyNapoli: 11/11/11 contro la crisi e la dittatura finanziaria!

9 / 11 / 2011

Continuano ad accendersi in tutto il mondo nuovi focolai di indignazione e manifesta volontà di un alternativa sociale. Continuano ad intrecciarsi, di territorio in territorio, i più svariati linguaggi ma esprimendo comunemente dissenso e proposte di cambiamento. I sommovimenti stessi, da una parte all’altra del pianeta, comunicano, interagiscono, solidarizzano. Così una nuova data di mobilitazione globale sta per arrivare. Il giorno 11.11.11, questa volta lanciato dall’altra parte della sfera terrestre, da quella che è probabilmente la frontiera attualmente più avanzata del movimento d’indignazione: Wallstreet. Come in molti paesi dell’occidente e dell’oriente come dei nord e dei sud, anche in Italia donne ed uomini di ogni età si preparano a scendere in piazza per ogni città, da un lato intenzionati ad autodeterminarsi nel proprio modo di manifestare, dall’altro sfidando ogni divieto imposto dalla stretta repressiva che, già endemica in questo paese, da qualche settimana è stata persino inasprita da un governo evidentemente in difficoltà quindi timoroso dell’unica opposizione esistente, quella della base reale della società.

Anche a Napoli, dunque, le strade si dovranno inondare di corpi ed intelligenze, di indignazione ma anche di passione: quelle delle soggettività sociali risucchiate nel baratro delle nuove povertà e dell’assenza di diritti, quelle che abitano i territori violentati dalla speculazione dei privati e delle istituzioni (si pensi all’edilizia selvaggia per una parte e alle discariche o agli inceneritori per l’altra), quelle di chi è costretto all’intermittenza o si ritrova decurtato di tutte quelle garanzie fondamentali per il proprio lavoro come il contratto nazionale o la pensione, quelle di chi si ritrova orfano di scuola e università dopo gli scempi delle varie Moratti e Gelmini, quelle di chi si sente minacciato della privazione sciacallesca di ogni bene comune materiale ed immateriale, dal suolo e dall’acqua alla cultura e ai servizi alla persona distrutti dai tagli agli enti locali.

Sullo stile di tutte le altre mobilitazione mondiali di questi giorni e su quello dei DraghiRibelli che in varie città italiane hanno movimentato i territori prima del 15 ottobre, si sceglie di costruire questa giornata rimescolandosi nella pluralità di soggettività organizzate ma soprattutto di singole e singoli, oltre ogni identità e puntando ai nodi caratteristici della crisi, in particolare quelli siti nel “cuore produttivo” della metropoli, nella city fatta di istituti bancari e agenzie di credito. Ci riprenderemo gli spazi urbani e romperemo anche i tabù cromatici, riversando nelle strade una marea di colori e mescolandoli con la gioia dei più vivi suoni.

VENERDI 11.11.11 :

ORE 12:00, NAPOLI IN VIA PONTE DI TAPPIA (davanti alla Feltrinelli), parte l'OCCUPY NAPOLI TOUR nel cuore della city finanziaria della metropoli partenopea

ORE 21.30 da piazza San Giovanni Maggiore Pignatelli (centro storico di Napoli),nuovamente in piazza con "Occupy the Streets", una street-parade in maschera e a tema contro la speculazione finanziaria e il suo autoritarismo, contro ogni zona rossa.

OccupyNapoli