Napoli - Defend Europe From Racism

Contestato il dibattito di Generazione Identitaria nel capoluogo campano

28 / 10 / 2017

Tutti hanno avuto modo quest’estate di seguire le avventure grottesche della C-Star, quella che i media hanno definito la nave anti ONG. La nave in questione fa parte di una campagna chiamata “Defend Europe” animata da un gruppo di neofascisti proveniente da diversi paesi d’Europa chiamato Generazione Identitaria che ha sostanzialmente come obiettivo quello di “monitorare” le attività delle ONG in mare. In buona sostanza l’obiettivo era quello di impedire il salvataggio dei migranti in mare. Le accuse alle Organizzazioni Non Governative, concepite come blocco unico senza distinguo, sono le più variegate e fantasiose, poco importante se la tanto celebrata indagine contro le stesse, principale argomentazione di Generazione Identitaria, si è rivelata un gigantesco buco nell’acqua con un obiettivo molto più politico/mediatico che giuridico. Fortunatamente però il viaggio per mare della C-Star è stato in tutta evidenza un fallimento totale. Prima c’è stato l’ironico arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poi ci sono stati i due episodi in cui la nave è rimasta senza carbutante, prima quello al largo delle coste nord africane, dove i presidi di protesta delgi abitanti hanno imepdito alla nave di accedere ai porti e poi quello più imbarazzante al largo delle coste catalane, quando la nave di Defend Europe non ha potuto attraccare e fare rifornimento di viveri oltre che di carburante perché non aveva pagato la tassa portuale richiesta. Quando invece finalmente il coraggioso equipaggio della “nave anti-ong” è finalmente entrato in contatto con un’imbarcazione dei tanto odiati “buonisti” delle organizzazioni non governative il risultato è stato ancor più risibile. Non solo la C-Star è stata ignorata quando ha chiesto alla ONG di sospendere le attività, ma ha dovuto anche battere in ritirata nel momento in cui i neofascisti hanno capito che dare seguito alle loro minacce sarebbe stato fin troppo pericoloso.

Ora, nonostante una campagna tutt’altro che riuscita, i militanti di Generazione Identitaria hanno deciso comunque di girare l’Italia per raccontare l’esperienza di Defend Europe. In un primo momento con un escamotage gli attivisti erano riusciti, spalleggiati da Fratelli D’Italia e Forza Italia, a ottenere l’autorizzazione a utilizzare una sala del consiglio comunale di Napoli. Poi quando l’iniziativa era stata resa pubblica il comune aveva immediatamente revocato l’autorizzazione per un’inziativa marcatamente xenofoba e neofascista.

Ciò nonostante, provocatoriamente, il dibattito non è stato annullato ed è stato deciso di tenerlo per strada, proprio di fronte al consiglio comunale di Napoli. Ecco perchè a pochi metri di distanza si è svolto un presidio di contestazione organizzato dagli attivisti antirazzisti della città, che sono stati raggiunti dalla comunità ROM che si trovava al Municipio contro lo sgombero dei campi. Lo striscione che gli attivisti hanno aperto in piazza recitava “Defend Europe from racism. Fascists go home”, “Difendi l’Europa dal razzismo. Fascisti tornateve a casa”. Più volte durante il presidio i neofascisti, capitanti da ex consiglieri provinciali e comunali,  hanno accennato tentativi di aggressione agli antirazzisti ferendo, tra le altre cose, uno dei giornalisti presenti. Allo stesso tempo la reazione delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa è stata quella di circondare e sgomberare i manifestanti antirazzisti dal presidio ( QUI il video), senza ragioni di buon senso credibili, se non quelle legate ai rapporti tra forze dell’ordine, pezzi della destra partitica - Fdi, Noi Con Salvini, e FI sono gli esempi “più illustri” -, e i gruppi di estrema destra come Generazione Identitaria Italia.
Napoli non poteva rimanere in silenzio di fronte a un evento vergognoso come quello organizzato da Defend Europe, non lo ha mai fatto in occasioni simili e non la farà in futuro. L’Europa la difendiamo dai razzisti!

Il presidio contro Defend Europe