Striscione contro le basi e per il diritto all'accoglienza nella base NATO

Napoli - Blitz sulla banchina della NATO a Bagnoli

Mobilitazioni del 2 aprile

2 / 4 / 2011

Nella giornata di mobilitazione contro la guerra in Libia e per il diritto all’accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa, convocata oggi da Gino Strada ed Emergency, gli attivisti no war napoletani hanno effettuato un bliz nell’area navale della NATO a Bagnoli nella zona di Coroglio, zona Ovest di Napoli.
Intorno alle 14:00 circa una ventina di attivisti del Laboratorio Insurgencia, dei collettivi studenteschi e del collettivo Sud Ribelle sono sbarcati via mare sulla banchina nella zona militare della NATO che da alcuni giorni è il centro di comando e controllo delle operazioni militari in Libia.
Con dei canotti a remi, gli attivisti no war sono giunti nella zona che in questi giorni dovrebbe essere sotto la sorveglianza dei nuclei antiterrorismo per i continui – quanto fasulli  - “allarme bomba”.
Giunti sulla banchina gli attivisti dei centri sociali hanno appeso uno striscione che recitava “ Via le basi di guerra – Accoglienza per tutti”.
Con questa azione vogliamo aprire una campagna di mobilitazione che si sta già articolando a Napoli ed in tutta Italia contro la guerra in Libia e per l’accoglienza ai profughi.
Il governo Berlusconi mentre continua a regalare fette di territorio per le basi militari in Campania come nel resto del paese sta per allestire quello che definiamo un campo lager a Santa Maria Capua Vetere (Ce) dove verranno internati i migranti di Lampedusa. Il movimento no war deve articolare l’opposizione contro la guerra in Libia a cominciare dal no alle basi militari e contro e per il diritto all’accoglienza per i profughi che arrivano dal Nord Africa.

La prossima settimana partira’ dall’Italia la carovana “Uniti per la Libertà”  che giungerà prima in Tunisia e poi ai confini con la Libia portando aiuti e medicinali ai campi profughi dove migliaia di migranti sono internati da settimane. Il governo italiano prima con le politiche dei respingimenti, poi la l’implementazione dei C.i.e. e infine con la costruzione delle tendopoli – lager a Manduria, Mineo ed ora anche nelle altre regioni si rende complice del massacro di migliaia di persone che fuggono dalla guerra esercitando la leggittima ricerca della libertà.
I manifestanti sono poi riusciti a fuggire sempre via mare con i canotti prima dell’intervento delle froze dell’ordine. Un manifestante è stato invece fermato da carabineri e militari sulla banchina ed è stato identificato.
Napoli è una città dove le basi militari hanno sotratto enormi spazi della città all’usufrutto dei liberi cittadini la Napoli che vogliamo deve vedere un processo di smilitarizzazione progressivo a cominciare dalle basi di Capodichino e di Bagnoli. Non vogliamo essere complici di nessuna guerra né oggi né mai. Napoli è e deve restare città dell’accoglienza per chi scappa dalla guerra e dalla miseria e non avamposto delle operazioni militari.
Diamo appuntamento ad un’assemblea cittadina che si terrà Lunedi’ alle ore 17:30 presso il Laboratorio Insurgencia a Capodimonte per continuare il percorso di mobilitazione per l’accoglienza ai profughi e contro la guerra in Libia.

Laboratorio Insurgencia
Collettivi Autonomi Studenteschi
Sud Ribelle