Nella giornata di mobilitazione contro la guerra in
Libia e per il diritto all’accoglienza dei profughi provenienti dal Nord
Africa, convocata oggi da Gino Strada ed Emergency, gli attivisti no war
napoletani hanno effettuato un bliz nell’area navale della NATO a Bagnoli nella
zona di Coroglio, zona Ovest di Napoli.
Intorno alle 14:00 circa una ventina di attivisti del Laboratorio Insurgencia,
dei collettivi studenteschi e del collettivo Sud Ribelle sono sbarcati via mare
sulla banchina nella zona militare della NATO che da alcuni giorni è il centro
di comando e controllo delle operazioni militari in Libia.
Con dei canotti a remi, gli attivisti no war sono giunti nella zona che in
questi giorni dovrebbe essere sotto la sorveglianza dei nuclei antiterrorismo
per i continui – quanto fasulli - “allarme
bomba”.
Giunti sulla banchina gli attivisti dei centri sociali hanno appeso uno
striscione che recitava “ Via le basi di guerra – Accoglienza per tutti”.
Con questa azione vogliamo aprire una campagna di mobilitazione che si sta già
articolando a Napoli ed in tutta Italia contro la guerra in Libia e per l’accoglienza
ai profughi.
Il governo Berlusconi mentre continua a regalare fette di territorio per le
basi militari in Campania come nel resto del paese sta per allestire quello che
definiamo un campo lager a Santa Maria Capua Vetere (Ce) dove verranno
internati i migranti di Lampedusa. Il movimento no
war deve articolare l’opposizione contro la guerra in Libia a cominciare dal no
alle basi militari e contro e per il diritto all’accoglienza per i profughi che
arrivano dal Nord Africa.
La prossima settimana partira’ dall’Italia la
carovana “Uniti per la Libertà” che
giungerà prima in Tunisia e poi ai confini con la Libia portando aiuti e
medicinali ai campi profughi dove migliaia di migranti sono internati da settimane.
Il governo italiano prima con le
politiche dei respingimenti, poi la l’implementazione dei C.i.e. e infine con
la costruzione delle tendopoli – lager a Manduria, Mineo ed ora anche nelle
altre regioni si rende complice del massacro di migliaia di persone che fuggono
dalla guerra esercitando la leggittima ricerca della libertà.
I manifestanti sono poi riusciti a fuggire sempre via mare con i canotti prima
dell’intervento delle froze dell’ordine. Un manifestante è stato invece fermato
da carabineri e militari sulla banchina ed è stato identificato.
Napoli è una città dove
le basi militari hanno sotratto enormi spazi della città all’usufrutto dei
liberi cittadini la Napoli che vogliamo deve vedere un
processo di smilitarizzazione progressivo a cominciare dalle basi di
Capodichino e di Bagnoli. Non vogliamo essere complici di nessuna guerra né oggi
né mai. Napoli è e deve restare città dell’accoglienza per chi scappa dalla
guerra e dalla miseria e non avamposto delle operazioni militari.
Diamo appuntamento ad un’assemblea cittadina che si terrà Lunedi’
alle ore 17:30 presso il Laboratorio Insurgencia a Capodimonte per continuare
il percorso di mobilitazione per l’accoglienza ai profughi e contro la guerra
in Libia.
Laboratorio
Insurgencia
Collettivi Autonomi Studenteschi
Sud Ribelle