Cariche della polizia a Milano contro gli studenti, che volevano raggiungere la Regione per protestare contro i tagli all'istruzione pubblica per continuare a sostenere le scuole private, in discussione al Consiglio Regionale guidato da Maroni.
Molti gli slogan e gli striscioni per dire no alla politica di Maroni. "Nè Maroni, nè forconi", uno degli slogan del partecipato corteo.
La fontana di Piazza Cairoli alla partenza si tinge di rosso ed uno striscione dice "stanno dissanguando la scuola pubblica".
Lo striscione d'apertura “Blocchiamo il Consiglio. Diritto allo studio subito”.
Il corteo studentesco, arrivato sotto il Pirellone, protetto dalla polizia, ha iniziato a contestare con il lancio di uova e vernice ed ad avanzare con i book-block. E' partita una carica violenta della polizia. I manifestanti hanno resistito e non si sono dispersi continuando il corteo.
Dalle agenzie di stampa si apprende che all'interno del Pirellone 4 studenti ed 2 insegnanti hanno interrotto i lavori del Consiglio urlando dallo spazio del pubblico. Si dice anche che la seduta del Consiglio sia stata per ora sospesa.
Dopo Roma, Torino, Venezia ancora una volta le cariche dure sono la risposta a chi porta in piazza una protesta fatta di alternativa reale alle scelte di tagli e di austerity, come quelle sull'istruzione fatte da Regioni a guida leghista come Lombardia e Piemonte.
E' una scelta inaccettabile!
Nella coltre di fumo che in questi giorni avvolge le proteste dei cosiddetti forconi iniziano piano piano ad intravedersi con più chiarezza le possibili direzioni di questo magma complesso e caotico. Una di queste è rappresentata proprio dal tentativo leghista (le contestazioni degli studenti represse a Milano e Torino si rivolgevano proprio alle amministrazioni regionali presiedute da Lega con Cota e Maroni) di cavalcare e ritrovare linfa utilizzando il cosiddetto movimento dei forconi. La ricetta del nuovo segretario Salvini appare piuttosto chiara. La nostra attenzione di fronte a questo nuovo campanello d'allarme, altrettanto.
* Comunicato degli studenti sulla giornata del 16 dicembre
* Da Milano in Movimento la cronaca della giornata
Mentre la crisi e le politiche d’austerità spingono verso la povertà larghe fette della popolazione, la Regione Lombardia guidata dalla Lega e da Roberto Maroni pensa bene di tagliare ulteriormente i fondi alle scuole pubbliche per continuare a destinarli alle scuole private. Come a dire “rubare ai poveri per dare ai ricchi” (http://milanoinmovimento.com/studentiinmovimento/lunedi-16d-studenti-in-piazza-a-milano-contro-i-tagli-di-maroni-alla-scuola-pubblica). Del resto, l’immagine della Lega come presunto “partito di popolo” è ormai da molto tempo sbiadita… Contro questo furto legalizzato scende oggi un piazza una manifestazione studentesca organizzata da Casc, Rete Studenti, Uds e Fronte della Gioventù Comunista che cercherà di raggiungere la Regione nei giorni della votazione di questa norma scandalosa.
Diretta video:
Qui sotto la diretta:
-12,10 Il corteo è sui Bastioni, sta raggiungendo Porta Venezia, dove si scioglierà. Nonostante le cariche gli studenti sono rimasti e sono riusciti a ricompattarsi.
- 11,40 Cinque studenti feriti. La manifestazione si ricompone per dirigersi verso Repubblica.
- 11,35 Carica molto dura sotto il grattacielo Pirelli. La polizia esce dalle transenne e attacca il corteo. Alcuni studenti malmenati. Situazione di stallo con la polizia davanti e dietro al corteo.
- 11,30 Cariche pesanti sotto la Regione il corteo ripiega e rischia di venir chiuso.
-11,15 Corteo quasi all’altezza di Centrale.
-11,10 Striscione d’apertura che recita: “Blocchiamo il Consiglio. Diritto allo studio subito”.
-11,05 Regione già blindata. Votazioni in corso.
-11,00 Corteo in Piazza della Repubblica. Situazione tranquilla.
-10,40 In Via Manin un migliaio di studenti prosegue verso la Regione.
-10,15 Corteo in via dell’Orso
-10,05 Il corteo si sta strutturando e si sta avviando
-9,45 La fontana di Piazza Cairoli si tinge di rosso. Uno striscione recita: “Stanno dissanguando la scuola pubblica”.
-9,40 Alcune centinaia di studenti in Piazza Cairoli. Si aspettano i ritardatari rallentati anche dallo sciopero dei mezzi.
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