Macerata - Universitari irrompono al salone dell'orientamento dell'Unimc

Il dis-orientamento dei senza futuro. Solidarietà con Z.e.r.o. 81 e Fanon

4 / 2 / 2011

Ancora proteste a Macerata contro il ddl Gelmini e i tagli all'Università. Questa mattina un gruppo di studenti e precariè intervenuto all'annuale salone dell'orientamento organizzato dall'UniMc, prendendo parola per ribadire le proprie rivendicazioni.

Dal no al ddl Gelmini al dissenso contro le politiche governative in materia di ricerca ed istruzione,gli studenti hanno ribadito l'importanza dell'unione dei percorsi di mobilitazione contro la crisi, solidarizzando con gli operai della Fiom ed i movimenti per i beni comuni.
Fino alla solidarietà con gli universitari napoletani contro gli sgomberi degli spazi sociali Z.e.r.o. 81 e Fanon.

- Il comunicato di solidarietà con Zero 81 e Fanon

- Il comunicato letto al megafono e distribuito ai presenti:

L’università di Macerata ha organizzato il 3 e 4 febbraio l’annuale salone dell’orientamento, per indirizzare gli studenti medi verso una “scelta consapevole degli studi universitari”. Noi studenti che a Macerata fin dal novembre scorso abbiamo dato inizio, a partire dall’occupazione dell’aula A della facoltà di Filosofia, ad un ciclo di mobilitazioni contro il ddl Gelmini che hanno coinvolto anche precari, professori e studenti medi, siamo “consapevoli” del fatto che oggi come non mai viene seriamente messa in discussione per tutti la reale possibilità di scegliere un futuro. Perché sappiamo che finiti gli studi è la precarietà delle nostre vite quello che ci aspetta e che il nostro stesso diritto allo studio viene minato alle fondamenta dai tagli imposti da Gelmini e Tremonti.

Anche durante il salone dell’orientamento quindi, crediamo sia importante continuare una discussione sulla possibilità di una riforma dal basso dell’università che renda il sapere libero ed accessibile a tutti, e per il ripensamento di una forma di welfare in grado di garantire diritti e reddito a tutta quella parte della società costretta a lavorare e vivere in una condizione di sempre più grave precarietà.

In questi mesi abbiamo condiviso le lotte degli operai FIOM, dei centri sociali e dei movimenti per i beni comuni e i diritti dei migranti, e di tutte quelle organizzazioni e movimenti che hanno ora deciso di collaborare in “Uniti contro la crisi”
, per lottare contro un sistema che intende utilizzarla, questa crisi da esso stesso generata, per rafforzare il controllo sulle nostre vite e sbilanciare i rapporti tra le parti sociali in direzione sempre più autoritaria. Le conseguenze del ddl, ormai approvato, si fanno sempre più sentire nei nostri territori. È infatti di questi giorni la notizia dello sgombero, avvenuto con la forza, degli spazi occupati all’università di Napoli, Zero81 e Fanon, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà.

A Macerata assistiamo invece, ad esempio, allo stravolgimento nell’organizzazione e alla diminuzione dei fondi per le attività culturali, che saranno concentrate in una sola settimana e su un tema imposto dal rettore.
Uno dei pochi mezzi che gli studenti avevano per tentare di fare autoformazione a Macerata, viene quindi drasticamente ridimensionato e sottoposto ad un maggiore controllo da parte delle istituzioni universitarie. Noi pensiamo invece di poter contrastare il ddl e uscire da questa crisi, culturale oltre che economica, sociale e ambientale, anche attraverso percorsi di autoformazione.

E’ per questo che sentiamo il bisogno di reclamare spazi di autogestione e confronto all’interno degli atenei. Saremo in piazza, nelle università, nelle fabbriche, ovunque, come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, come il 16 ottobre e il 14 dicembre a Roma e come il 28 gennaio ad Ancona ed in tutta Italia, finché non sconfiggeremo questa crisi e chi la sta usando per sottometterci e ricattarci. Uniti contro la crisi!

Movimento Studenti Macerata