"Adesso ci penseranno direttamente i libici "addestrati dagli italiani" a svolgere le stesse operazioni, magari facendo pure aderire la Libia alla Convenzione di Ginevra, che non ha ancora sottoscritto, (ma questo per la Cancellieri sembra solo un dettaglio) e poi respingeranno come sempre, oltre a finanziare i respingimenti che la Libia sta già affettuando verso altri paesi, in aperta violazione del principio di non refoulementi affermato dall’art. 33 della Convenzione di Ginevra.
Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
A proporci la nuova ricetta per il contrasto all’immigrazione irregolare
nonn sono più il mostruoso Maroni o il diabolico Berlusconi. Questa
volta la vecchia ricetta è tutta farina che vien dal sacco dei due
governi che hanno rimpiazzoto i protagonisti dell’intesa Libia-Italia
pre conflitto.
Morto sotto i colpi di pistola il dittatore libico e destituito il
Cavaliere, a venderci il nuovo pacchetto respingimenti è questa volta il
sobrio e mite governo Monti per mano della Ministra dell’Interno
Cancellieri.
Sarà, non ne abbiamo dubbi, una scelta tecnica, così come quelle che in
questi mesi hanno già travolto pensioni, fiscalità, grandi opere, etc,
etc, etc e si appresta a travolgere il baluardo, materiale e simbolico,
dei dirtti dei lavoratori: l’articolo 18. Scelta tecnica ed in quanto
tale non negoziabile, ci diranno.
Così la Cancellieri ed il nuovo governo libico (se così possiamo chiamarlo) ci ripropongono il contrasto dell’immigrazione irregolare e dei "trafficanti di uomini".
Peccato che i migranti provenienti dalla Libia siano per la quasi totalità persone che possono vantare un diritto al riconoscimento di una forma di protezione internazionale così come hanno evidenziato le esperienze di questi anni e che il nodo dei trafficanti di uomini, un dramma pur presente, si alimenti proprio intorno all’impossibilità di accedere in altro modo al continente europeo.
Di seguito riportiamo il commento del Prof. Fulvio Vassallo Paleologo, curatore della rubrica Diritti sotto sequestro alla notizia. "
Redazione Progetto Melting Pot Europa
Il ministro Cancellieri in Libia conclude una intesa "per il
contrasto dell’immigrazione clandestina". Ma non lo sa chi sono i
migranti che arrivano dalla Libia?
Non una sola parola, per quanto risulta, sui diritti dei migranti
potenziali richiedenti asilo bloccati in Libia. Allo stato delle
informazioni, anche relative alla precedenti visite di Monti in Libia,
il Governo prosegue sulle orme di Berlusconi e Maroni, anche se Gheddafi
non verrà più a Roma. Questa notizia, proprio all’indomani della
trasmissione Presa Diretta sulla Libia.,
non ci voleva proprio. Per l’Acnur, negli anni scorsi, più del 75 % dei
migranti provenienti dalla Libia erano potenziali richiedenti asilo, se
non venivano respinti. L’accordo sembra preludere a rinnovare l’infame
pratica del pattugliamento misto, con agenti della guardia di finanza
imbarcati sulle unità cedute da Berlusconi e Maroni a Gheddafi nel 2009,
o forse, se quelle sono andate distrutte, si provvederà ad elargire
altre imbarcazioni per intercettare i barconi carichi di migranti. Certo
i militari italiani non ricondurranno più i migranti a Tripoli, non si
sporcheranno più le mani effettuando i respingimenti su mezzi militari
battenti bandiera italiana, basterà "addestrare" i libici, ed il gioco
sarà fatto, con buona pace dei giudici di Strasburgo che hanno
condannato l’Italia, il 23 febbraio scorso, con la sentenza sul caso
Hirsi per il respingimento collettivo in Libia effettuato dalla nave
Bovienzo della Guardia di Finanza il 6 maggio 2009.
Provo vergogna per l’Italia e per il governo che la rappresenta.
Verranno
altre condanne da parte delle corti internazionali, non molleremo di
certo, ma queste facce di bronzo faranno ancora finta di niente, anche
davanti ai cadaveri dei migranti che continuano ad aumentare sulla rotta
per Lampedusa?
Non hanno aperto corridoi umanitari dalla Libia e non hanno concesso la
protezione umanitaria a quelli che lo scorso anno sono stati fatti
partire con la violenza dalle milizie di Gheddafi. Sono veramente
ipocriti, lacrime e belle parole e poi soltanto accordi per bloccare
l’immigrazione clandestina, quando tutti sanno ormai che dalla Libia
arrivano soltanto richiedenti asilo, persone che avrebbero diritto ad
entrare in Italia, come in qualunque paese europeo. Ma si preferisce
esternalizzare i controlli di frontiera e subappaltare alle polizie ed
alle mafie-tribù il controllo e la gestione dei movimenti dei migranti
in fuga.
E poi parlano di legalità e di contrasto dell’immigrazione
irregolare. Con questo tipo di politiche sono i primi a favorire i
trafficanti di esseri umani. Ed a causare tante altre vittime.