L'Aquila - Libera! la zona rossa

7 / 3 / 2010

Anche questa domenica erano tantissimi gli aquilani che sono entrati nella zona rossa per portare via le macerie della loro città.

Armati di carriole, pale, picconi non hanno accettato l'entrata solo di una delegazione e si sono aperti il passo sfondando il cordone di forze dell'ordine e spostando le transenne che volevano impedire l'accesso.

Tra gli slogan e gli striscioni, "Riammessa la Polverini, riammesso Formigoni ora riammettiamo anche L'Aquila", "LiberiAmo l'Aquila" hanno ribadito le loro richieste: certezza sui tempi della ricostruzione e la possibilità di disporre di una normativa che faciliti lo smaltimento dei circa 4,5 milioni di tonnellate di macerie.

Alcuni manifestanti avevano addosso una fascia tricolore con la scritta "Carriole!".

"E' inaudito - ha dichiarato Sara Vegni del comitato 3e32 - che ogni domenica bisogna fare questo rituale, questa pantomima per poter fare una cosa che ci spetta di diritto".

Sabato sera si era svolta una partecipata fiaccolata per ricordare le vittime dell'illegalità. Momenti di forte commozione davanti alla Casa dello studente per ricordare i ragazzi morti il 6 aprile.

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Di seguito la lettera inviata dai cittadini alle istituzioni dopo la giornata del 28 febbraio:

Egregi signor Ministro Prestigiacomo, Commissario Chiodi e vice Commissario Cialente, oggi tutti gli aquilani hanno visto con i propri occhi di cosa sono fatte le loro macerie, in particolare della loro piazza del Municipio, ovvero Piazza Palazzo. In due ore sono stati smistati in loco moltissimi materiali, nell’ordine:
• Coppi e mattoni
• Pietre integre che ci torneranno utili per la ricostruzione vera e propria
• inerti (intesi come foratini, cemento, sterro ecc.) che sappiamo possono essere riutilizzati per mescole varie
• ferro
• legno
• carta
• plastica
• vetro
• strumentazioni elettriche varie che possono essere riciclate come la normativa prevede
• materiale non differenziabile

Non pensiamo che sia utile per la nostra città portare queste macerie lontano.
La città ha bisogno delle sue pietre che solo in loco possono essere selezionate per poi poterle riutilizzare.
Pensiamo sia opportuno sostenere un progetto locale di trattamento macerie con il quale si possa procedere piazza per piazza, strada per strada, paese per paese, allo smistamento dei materiali in presenza di esperti locali . Solo così si potrà avere un ritorno dei materiali immediatamente riutilizzabili, lasciando poi alla piattaforma di smistamento il compito di differenziare tutti gli altri materiali.
I costi di questa operazione che prevede, oltre alla realizzazione di nuove piattaforme, anche la creazione di posti di lavoro, non saranno sicuramente superiori al costo del carico delle macerie su camion e al loro trasporto in luoghi lontani. Inoltre i materiali immediatamente riutilizzabili e la vendita dei materiali da riciclare ricompenserebbero nel tempo l’investimento.
Ci rendiamo fin da ora disponibili alla preparazione di un progetto reale da sottoporre alla vostra attenzione per l’approvazione e il successivo finanziamento.
Restando a vostra diposizione
Inviamo distinti saluti

I cittadini aquilani

Links Utili:

L'Aquila - Rimuoviamo le macerie - Domenica 28 febbraio

L'Aquila - Ricostruirsi

L'Aquila - 28 febbario oltre la zona rossa

Ogni maledetta Domenica