Labas non si tocca

Intimidazione delle forze dell'ordine ai danni dello spazio sociale nella serata di ieri, in forze chiedono a gli occupanti di lasciare lo spazio. Fermo il rifiuto.

13 / 8 / 2013

In queste giornate afose e desertiche la Questura di Bologna ha trovato un nuovo passatempo per ammazzare la noia.... provare ad intimidire Làbas!
Infatti stasera, mentre alcuni attivisti stavano sistemando Orteo, l'orto di Làbas, si è presentata una composita “pattuglia” di forza pubblica, tra volanti della Polizia di Stato, della Polizia Municipale e l'immancabile Digos.

Il fatto che gli attivisti di Làbas fossero “ancora all'interno dell'area” dell'ex caserma Masini è stata la motivazione della presenza della polizia. Dopo aver ribadito la determinazione di non lasciare Làbas, le “forze del (dis)ordine” se ne sono andate.
Nonostante le provocazioni di chi non ha niente di meglio da fare, noi continuiamo con volontà di trasformare uno spazio demaniale lasciato al degrado da più di dieci anni in uno spazio di socialità e un laboratorio di resistenza alla crisi.

Ribadiamo l'importanza dei molti spazi sociali a Bologna che contribuiscono ad arricchire la vita politica, sociale e culturale della nosta città, che non possono essere ridotti ad un problema di ordine pubblico.

Per questo invitiamo tutti-e domani martedì 13 agosto alle 18.00 ad un aperitivo in giardino, e alle nostre prossime iniziative estive. Approfitteremo di queste occasioni per confrontarci sulla preparazione delle attività già in programma per settembre: dalla presentazione di 'Non si archivia un omicidio', il libro di recente pubblicazione scritto da Giuliano Giuliani, alla collaborazione con Campi Aperti nell'organizzazione di un mercato biologico settimanale, passando per concerti con artisti locali e internazionali.

Siamo sempre qua, Làbas non si tocca!