La Rete per la Casa rilancia la lotta per il diritto all'abitare

Prima iniziativa di risposta al tentativo di sgomberare il centro sociale Crocevia

5 / 9 / 2009

Ieri pomeriggio, intorno alle ore 16, le famiglie  e gli attivisti della Rete Sociale per la Casa hanno fatto irruzione al Villaggio Profughi al quartiere Cristo. Un luogo ricco di contraddizioni, dove decine di case popolari vengono lasciate abbandonate, nonostante che migliaia di famiglie stiano aspettando l'assegnazione di un alloggio.

Una di queste è stata aperta ed è stato mostrato ai giornalisti lo stato di abbandono in cui versa da quasi un anno. Poche ore prima il solito tavolo istituzionale fra Comune e sindacati degli inquilini, presentava il "ridicolo" contributo per l'affitto per l'anno 2010 e si lamentava della carenza cronica di case popolari.

"Abbiamo dimostrato per l'ennesima volta che le case vuote ci sono. Se le Istituzioni non riusciranno ad intervenire per bloccare i prossimi sfratti imminenti, sappiamo dove andare" commentano dalla Rete Sociale per la Casa.

Intorno alle 19, fra gli applausi degli abitanti delle case popolari, esasperati per lo stato di degrado e abbandono in cui versano le case che abitano, l'iniziativa di denuncia si è conclusa.

La giornata di ieri è stata anche la dimostrazione che la lettera di sgombero inviata al centro sociale Crocevia, che ospita lo sportello della Rete per la Casa, non intimidisce i movimenti della città di Alessandria.

"Il Crocevia è uno spazio di libertà, il luogo dove abbiamo incontrato e ci siamo organizzati con decine di famiglie che oggi hanno un tetto sicuro sotto cui vivere. Dal più piccolo bambino, al più anziano, siamo pronti a difenedere con le unghie questa esperienza" rincarano la dose dalla Rete per la Casa che si prepara a difendere dall'ufficiale giudiziario le case occupate di via Viora il giorno 24 Settembre.

Altre iniziative sono in programma nei prossimi giorni a incominciare dall'assemblea pubblica di Martedì che si terrà al Crocevia in via Casalcermelli alle 21. All'ordine del giorno della discussione i modi, le forme, le iniziative e le azioni per difendere uno degli spazi di libertà della città di Alessandria.