Solidarietà a Guido Bertolaso
!
Diciamolo subito, in modo da non renderci complici del Ros dei Carabinieri, che
questa mattina all’alba hanno bussato a casa del mammasantissima del paese,
Guido il commissario, Guido il sottosegretario, Guido il capomissione, per una
perquisizione e per notificargli l’avviso di garanzia per corruzione per gli
appalti de La Maddalena.
Se sei Bertolaso, un’attivista dei movimenti, un ultras colpito dalla repressione di Maroni, la repressione fa male a tutti….
Ma come non esprimere una certa soddisfazione per quel velo finalmente caduto sulla gestione dei grandi eventi in questo paese che hanno in Guido Bertolaso il regista unico.
L’inchiesta parte da Firenze dagli
appalti nell’area di Castello che vedono inquisiti un pezzo consistente dell’ex
giunta comunale democratica fiorentina da Domenici a Cioni fino a Biagini, e
che vede gli interessi di speculatori ed affaristi su alcuni terreni di
Salvatore Ligresti.
Si, state tranquilli, non e’ un dejavu’…
E’ proprio “quel” Salvatore Ligresti,
quello che insieme a Citaristi oleava di tangenti Psi e Dc per avere gli
appalti d’oro negli anni ottanta per le speculazioni edilizie. Da quel filone
di inchiesta la mappa degli affari legati al mattone ed ai soldi pubblici ha
portato i magistrati ad attraversare il Tirreno fino a giungere all’isola de La Maddalena dove Guido
Bertolaso è stato il regista della realizzazione delle grandi opere che
dovevano ospitare il G8 del 2009 poi spostato con un colpo di teatro da Silvio
Berlusconi a L’Aquila dopo il terremoto. Centinaia di milioni di euro per
realizzare alberghi, strutture recettive, parcheggi, centri congressi, appalti gestiti
direttamente dalla Protezione Civile. Opere, realizzate, pagate profumatamente
con soldi pubblici, e poi lasciate all’abbandono come in più di un’occasione ha
denunciato L’Espresso con delle
inchieste a più riprese che mettevano in evidenza il degrado delle opere appena
realizzate. Il soggetto attuatore delle opere per conto della Protezione Civile
era Angelo Balducci, ex vice di Bertolaso, sostituito qualche anno fa da Fabio
De Santis. Balducci gestiva direttamente i rapporti con i costruttori, prendeva
prebende, decideva chi costruiva e dove. Cattedrali nel deserto, esattamente
come è stato per i mondiali di Nuoto di Roma, 400 milioni di opere pubbliche
costruite ed abbandonate per decidere poi di svolgere i mondiali al Foro
Italico su una piscina smontabile costruita sui campi di tennis…Una struttura
per le gare, realizzata nei 400 milioni di cui sopra, lunga un metro e mezzo
più del regolamento. Come non essere vicino all’allenatore della nazionale
italiana di nuoto a cui i numeri del cronometro gli raccontavano di una squadra
scarsissima. Balducci aveva messo su un vero e proprio sistema di interessi di
cui Guido il commissario non poteva non essere a conoscenza. Soldi pubblici
agli amici costruttori, personaggi di tangentopoli che ritornano e che rendono
assolutamente evidente come la stagione della corruzione così come i suoi
sistemi di attuazione e le loro “aree di interesse” non siano mai mutate nel
nostro paese.
Certo Guido Bertolaso ha preso una brutta botta.
Forse se n’era andato un po’ di testa negli ultimi tempi, a causa forse dell’emozione precoce per gli affari che la Protezione Civile Servizi S.p.a avrebbe potuto fare con lui a capo. Il decreto 195 che tra le altre questioni vede anche la trasformazione della Protezione Civile in una s.p.a. è passato al Senato e probabilmente la prossima settimana andrà alla Camera per la trasformazione in legge.
Bertolaso cominciava a darsi
anche delle arie da leader mondiale , “i
grandi paesi non hanno fatto nulla e quello che hanno fatto lo hanno fatto
male..” tuonava appena quindici giorni fa da Haiti criticando il governo
americano per la gestione degli aiuti ai terremotati.
L’addetto stampa di Hillary Clinton faceva partire un comunicato in cui si
parlava di “chiacchiere da bar dello
sport..”, ma forse il segretario di Stato americano avrà pensato “ma chi è questo? Berto… che ?”.
Scuse di Berlusconi, autoflaggellazione di Frattini e tutto tornava sereno.
A qualcuno è sembrato di vedere anche Gianni Letta che dava dieci bacchettate
sulle mani, come fanno i preti, al suo figliol prodigo.
Era eccitato Bertolaso anche dal primo compito della sua Protezione Civile
S.p.a., la Louis Vuitton
Cup in Sardegna la prossima estate, proprio per ridare un senso a quelle
cattedrali nel deserto costruite dagli amici costruttori con il coordinamento
di Balducci. La prima mossa era stata quella di dare in affidamento l’albergo
che avrebbe dovuto ospitare gli otto grandi a La Maddalena. Era
stato affidato al Gruppo Marcegaglia per la Louis Vuitton Cup. In un
recente sopralluogo dopo le inchieste de L’Espresso,
Bertolaso aveva sentenziato che le opere erano in perfetto stato, serviva al
massimo un’ inbiancata alle pareti.
Emozionato, per il suo nuovo ruolo da regista dei più grandi affari di questo paese nella gestione dei fondi pubblici, le emergenze, le grandi opere, santificato e canonizzato da tutti…
Era emozionato Bertolaso ed ora forse è un po’ impaurito. Rimette tutti gli incarichi (per elencarli ci vorrebbe un papiro egizio…) ha fiducia nella magistratura ed è sereno che chiarirà che lui con quella brutta storia di corruzione a La Maddalena non c’entra nulla. Intanto il decreto 195 dopo il passaggio al Senato si avvia verso la Camera, il prossimo 18 febbraio sotto Palazzo Chigi i comitati campani, i vigili del fuoco, i terremotati dell’Abruzzo, i sindacati, le associazioni, grideranno il loro No alla costruzione della più grandi centrale di interessi speculativi del paese, la Protezione Civile S.p.a., chissà per quel giorno come gli assetti di potere avranno digerito lo scandalo.
Lui comincia a preoccuparsi, suda freddo, gli vogliono far saltare quello per cui tanto aveva lavorato in questi anni.
Giu’ la testa ! …..Coglione !