Dall'Apple Store di Bologna: Share your indignation, Connect your desire of future!

Le indignate e gli indignati bolognesi verso l'11.11.11

4 / 11 / 2011

Questa mattina gli indignati e le indignate bolognesi hanno scelto di prendere parola pubblicamente e comunicare con determinazione il percorso cittadino e collettivo verso l'11.11.11. E hanno deciso di farlo dall'Apple Store della centralissima via Rizzoli, per esprimere il proprio dissenso in uno dei luoghi più emblematici della crisi in corso.

Alla presenza di cittadini, passanti, clienti del negozio e giornalisti, è stato lanciato per la data dell'11.11 un flashmob a cui seguirà un corteo con partenza alle ore 17:30 da piazza Cavour, proposta nata nelle assemblee pubbliche tenutesi al Tpo nelle ultime settimane.
Interventi al megafono, fumogeni colorati, cartelli contro i tagli e l'austerity e per un reddito minimo e misure redistributive contro la crisi, striscione con su scritto "occupy the world! Bologna 11.11.11" srotolato dentro l'apple store e steso dalle vetrate del negozio su via Rizzoli: questa giornata ha rappresentato anche una presa di parola e di indignazione collettiva, a partire dal desiderio forte di rioccupare gli spazi pubblici di questa città, riempirli e trasformarli con il potenziale democratico delle mobilitazioni che caratterizzano quest’autunno di lotte globali.

Abbiamo comunicato la nostra indignazione alla città dall'apple store perché questo colosso delle nuove tecnologie sfrutta la nostra stessa potenza comunicativa, la nostra creatività, le ingabbia in brevetti trasformando le nostre idee e i nostri affetti in proprietà private; perché ci indigna il fatto che mentre a noi si chiede di far sacrifici, multinazionali come la Apple facciano profitti record grazie all’appoggio di finanza internazionale e governi, e per giunta sulle spalle di soggettività più esposte alla crisi; perché i prodotti che queste multinazionali ci propinano hanno costi elevatissimi, perchè non è affatto scontato che di questi tempi tutti possano indebitarsi per comprare un mac book pro o un i-phone, ma non ci vogliamo rinunciare, perché l’accesso a nuove tecnologie e nuovi mezzi di comunicazione sia garantito a tutti; perché la redistribuzione delle risorse sia una priorità per uscire dalla crisi tutti un pò più ricchi, in fatto di redditi e mezzi ma anche in fatto di diritti.

Convinti che sia necessario connettere le lotte dell’Emilia Romagna a quelle di Zuccotti Park e di ogni dove, per arrivare numerosi e determinati alla mobilitazione mondiale dell'11-11.
A partire dalle nostre esistenze soggettive, dai diritti che vogliamo e che ci negano, dai desideri che vorremo realizzare, è possibile oggi costruire un’alternativa.

METTIAMO IN RETE IL NOSTRO DESIDERIO DI FUTURO! Condividiamo la nostra indignazione!

Con questo spirito invitiamo tanti e tante martedì 8 alle ore 21 al Tpo a discutere insieme come stare in piazza l'11 novembre, perchè nel mondo che vogliamo la democrazia ha senso solo se praticata fra tanti e non fra pochi.

Rassegna Stampa

Galleria fotografica Repubblica

Corriere di Bologna

L'informazione di Bologna

Bologna - Conferenza stampa Apple Store