Ancona 8.11.2013 Presidio anti sfratto

cronaca multimediale e comunicato Progetto Ancona Bene Comune

8 / 11 / 2013

Oggi 8 Novembre diverse realtà cittadine si sono date appuntamento in Via Cardeto 36, per sostenere la causa della Signora Elisabetta Violet contro l'accanimento dell'ERAP, ente gestore case popolari, che in data odierna pretende di portarle via l'abitazione popolare, dimostrando per l'ennesima volta accanimento e arroganza nell'affrontare la questione con la forza. Ricordiamo che la decisione precede la sentenza del giudice, che incontrerà le controparti il prossimo 18 Novembre, sembra proprio che l'ERAP abbia paura di perdere, visto che delle precedenti quattro cause sulla questione, Elisabetta ne ha vinte tre. Ricordiamo,  infatti che più di dieci anni fa la signora Violet occupò l'appartamento in questione, autoassegnandoselo dopo la morte di un'anziana che accudiva e che viveva nell'appartamento. Un'autoassegnazione che l'ha portata a mettere utenze e affitto a suo carico fin dall'inizio e per 10 anni l'ERAP ha accettato questa irregolarità pur essendone consapevole.

ore 8:30 siamo arrivati alla casa della signora Elisabetta.

ore 8:42 L'ufficiale giudiziario si è già presentato, al momento si trova sotto casa di Elisabetta.

Stiamo chiedendo spiegazioni; perché sfrattarla prima dell'udienza che si terrà il 18 novembre?

L'ufficiale giudiziario sarebbe dovuto arrivare alle ore 11:30, si è presentato prima, in orario con il presidio che abbiamo lanciato e probabilmente proprio per questo motivo, per impedirci di far rimanere in casa propria una persona che non ha alternative.

ore 8:50 L'avvocato dell'ERAP Emili Luca, fuori dei suoi poteri, ci intima di non effettuare riprese durante il tentativo di sfratto.

ore 9:00 Nonostante sia un giorno lavorativo, diverse persone hanno risposto al nostro appello e hanno occupato le scale del condominio, fino alla porta della signora Elisabetta.

Ricordiamo che l'ERAP ha aumentato alla signora Elisabetta l'affitto portandolo da 80 a 270 euro a fronte di una pensione di 500 euro.

In strada, di fronte alla casa di Elisabetta, abbiamo appeso lo striscione "Non si abita in una graduatoria, stop sfratti".

ore 9:15 La trattativa continua, l''ufficiale giudiziario prende atto delle nostre richieste.

L'ufficiale giudiziario accetta il rinvio dello sfratto, lo abbiamo appena lasciato entrare in casa, per prendere nota del rinvio, con Elisabetta presente.

ore 9:20 Lo sfratto è stato rinviato al 10 dicembre, dopo le ore 8:30. In questo modo Elisabetta riuscirà ad arrivare all'udienza del 18 novembre, quando davanti al giudice saranno presenti ambo le parti, l'inquilina e l'ERAP.

La signora Elisabetta ha dichiarato che non le è stato possibile trovare un alloggio alternativo, ricerca molto difficile con la pensione minima che riceve.

Da questo momento le realtà presenti questa mattina al presidio, si considerano in mobilitazione permanente, affinché il 18 novembre il giudice si esprima a favore della signora Elisabetta.

Primo appuntamento: domani, 9 novembre, ore 11, presso la sede dell'Unione degli inquilini, anch'essa occupata due anni fa, per una riunione organizzativa aperta, per programmare i prossimi appuntamenti.

Intanto la lista civica e Sel Ancona Bene Comune, rappresentata da Francesco Rubini e Stefano Crispiani, si è impegnata a chiedere immediatamente un ordine del giorno sull'emergenza abitativa al consiglio comunale.

L'avvocato Francesco Carletti difensore legale di Elisabetta ci ha ringraziato per la nostra presenza e ha sottolineato come questa sia stata determinante per il rinvio dello sfratto. Ci auguriamo che questo sia l'inizio di un percorso in città che renda sempre più evidente l'emergenza abitativa, che colpisce un numero crescente di persone residenti nel territorio marchigiano.

Csa Asilo Politico

DIRITTO ALL’ABITARE - SFRATTI 1-0

Rinviato sfratto disposto dall’ERAP nei confronti di un’inquilina morosa

Accogliamo con enorme soddisfazione il risultato di oggi, con il quale si è riusciti a rivendicare il diritto all’abitare per una persona che non riesce a far fronte all’aumento del canone di affitto imposto dall’ERAP, ricevendo una pensione minima. Ricordiamo che la signora Elisabetta Violet abita da diversi anni in una casa popolare, che si è auto assegnata e la sua presenza in tutto questo tempo è di fatto stata “legalizzata” dall’ERAP, che ha riscosso l’affitto mensile, pur senza sottoscriverle un regolare contratto d’affitto.

Nella provincia anconetana è esplosa l’emergenza abitativa, vengono eseguiti mediamente quattro sfratti al giorno, tutti per morosità a causa della precarietà economica con cui sempre più persone sono costrette a fare i conti.

 Ancona non ha memoria di queste pratiche di resistenza e siamo consapevoli che il risultato ottenuto è maggiore del dato concreto, perché la città deve partire da zero nella messa in discussione delle politiche che regolano l’emergenza abitativa e tutti gli altri servizi indispensabili, che in misura sempre maggiore vengono tagliati, secondo logiche che da un lato mantengono le solite lobbies incancrenite che mirano a mantenere voti e consensi al PD e dall’altro assecondano i diktat della troika europea.

A partire da questa mattina, quando circa una trentina di persone di diverse realtà di movimento ha impedito la chiusura del civico 36 di via Cardeto, intendiamo avviare un percorso plurale e condiviso nella nostra città, affinché il 10 dicembre non ci trovi impreparati e per disvelare le molte altre situazioni simili a quella di Elisabetta; lavoreremo affinché lo scossone dato oggi, smuova le sensibilità del tessuto cittadino. Riconvochiamo tutti quanti il 18 novembre presso la sede del tribunale per influire sulla decisione del giudice che dovrà esprimersi in merito alla vicenda di Elisabetta Violet, a favore di una delle due parti. Inoltre faremo pressioni per imporre all’ordine del giorno del consiglio comunale il problema relativo alla casa e un’assunzione di responsabilità a chi è preposto nel prendere determinate decisioni.

Altro appuntamento importante sarà quello del 29 novembre, in cui abbiamo convocato un’assemblea cittadina presso la sede dell’Anpi, a breve forniremo i dettagli dell’incontro.

Progetto Ancona Bene Comune

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