Abruzzo: terremotati sfrattati dagli alberghi sulla costa

Da stanotte le forze dell'ordine inizieranno gli sgomberi forzati degli alberghi sulla costa

7 / 8 / 2009

La Protezione Civile dà lo sfratto dagli alberghi a cinquemila terremotati aquilani. L’ordine è secco e senza sconti, neanche di tempo. Alla mezzanotte del 6 agosto dovranno essere fuori. Si tratta di quelle famiglie che sono ancora ospitate in hotel ma hanno, secondo il censimento e le verifiche della Protezione Civile, la casa agibile a L’Aquila e nel territorio. Uno sgomero di massa, un po’ indiscriminato che colpisce sia chi ha genuina, seppur immotivata paura a tornare a casa, sia chi trova più “comodo” restare in albergo ad oltranza. La prima resistenza, comprensibile anche se non legittima, si somma e si confonde con la seconda non priva di una qualche “furbizia”.

Come che sia, si annuncia un’operazione di sgombero assai difficile da gestire. Se molti dei cinquemila insisteranno a non muoversi, potrebbe trasformarsi in una gigantesca operazione di polizia molto brutta a vedersi. C’è l’ordine di “perlustrare gli alberghi” nella notte. Un ordine la cui esecuzione potrebbe mettere in grosso imbarazzo il governo. E questo nonostante sia garantita la permanenza in albergo ad altri 25mila terremotati con la casa distrutta o comunque inagibile. Altri 30mila restano in tenda. In attesa delle case in costruzione promesse per settembre ma più probabilmente pronte in ottobre-novembre. Comunque non più di 4000 in tutto a fronte di 15mila famiglie censite senza tetto. E’ in corso la stesura di una graduatoria di assegnazione, compito di fronte al quale le amministrazioni locali recalcitrano perchè comunque sarà alto il numero degli esclusi.