di Marco Severo
La pioggia non li ha fermati,
solo un poco frenati. E così gli aderenti all'Sru, la neoSocietà di
riappropriazione urbana che da giorni occupa uno stabile in via Guastalla, si
sono trovati in via Firenze per un presidio volante. L'occasione era la Giornata
nazionale contro gli sfratti: la lotta per la casa non conosce maltempo.
All'incrocio con via Venezia i manifestanti, una quindicina, hanno affisso uno
striscione con la scritta ironica: "Case sfitte, speculazione in
corso". Le lettere sono rosse e verdi, il fondo bianco: "Così
facciamo contento pure il Pd" sorride una ragazza.
Il programma iniziale prevedeva un tour nel quartiere, una via crucis laica tra
gli appartamenti abbandonati del San Leonardo. La pioggia ha ristretto però
l'agenda della Sru, che ha rimediato stamattina con un presidio davanti alla
prefettura: "Abbiamo incontrato la vice di Paolo Scarpis, Fernanda
Canfora, che però ci ha solo promesso di portare la questione all'attenzione di
chi di dovere" riferiscono i membri della delegazione entrata a palazzo
Rangoni. Nel gruppo anche alcuni stranieri in attesa d'esser cacciati di casa.
Tra questi pure Maria Clara Badia, la donna ivoriana che da settimane
lotta per evitare "uno sfratto ingiusto e assurdo" come dicono i
manifestanti. La Badia, due bimbi e un padre cardiopatico, era presente anche
al presidio in via Firenze: "Da giorni i servizi sociali di via Marchesi
mi hanno abbandonata - dice - e così gli ufficiali giudiziari si sono
trasformati in avvocati, tanto che ogni giorno provano a mediare per evitare il
peggio". Gli sfrattatori che tentano di fermare gli sfratti.
"Abbiamo scelto di manifestare in via Firenze - spiega Katia Torri - perchè questa è una delle strade in cui più abbondano le case sfitte". Organizzato, durante il picchetto sotto la pioggia, un piccolo giro davanti a due appartamenti 'fantasma'. Uno è a metà di via Firenze, l'altro in via Pasubio. "Che il problema abitativo sia in forte aumento - scrive l'Sru - è un dato incontestabile. A Parma, nei primi sei mesi del 2009, l'aumento degli sfratti esecutivi è stato del 30 percento rispetto allo stesso periodo del 2008". Non migliore, secondo la neo (e assai sarcastica) Società, la situazione sul fronte case popolari: "Oggi vogliamo denunciare - dice Katia Torri, portavoce del Sru - le politiche fallimentari di Acer e Comune di Parma, che svendono il patrimonio pubblico mettendo all'asta le case popolari, mentre con i soldi ricavati costruiscono alloggi a canone convenzionato anziché nuove case popolari". A fronte d'un simile scenario, oltra al blocco degli sfratti, la Sru chiede "l'estensione retroattiva della sospensione del pagamento delle rate di rimborso dei mutui per le famiglie in difficoltà; finanziamenti per l'edilizia residenziale pubblica; la requisizione degli alloggi sfitti e il blocco di nuove costruzioni con lo stop alla cementificazione inutile del territorio". Su un nuovo striscione, affisso davanti alla prefettura, si legge anche: "Tassare gli appartamenti sfitti".
(04 dicembre 2009)
Tratto da: La Repubblica Parma 5/12/2009