Una
decina di appartenenti al Centro sociale Rivolta hanno manifestato ieri
mattina davanti al commissariato di via Ca’ Rossa. Lo hanno fatto in
solidarietà con Pauel Benjamin Bindeau, appartenente al movimento no
global. Il ragazzo romeno, già arrestato per gli scontri all’Università
di Torino ha raccontato di essere stato prelevato, l’altra sera, da
quattro poliziotti davanti ad un bar di via Fratelli Bandiera e di
essere stato portato al commissariato di Mestre dove lo hanno costretto
a vedere tre filmati sulla manifestazione di luglio dei «No dal Molin»
a Vicenza e per la quale è già stato denunciato dopo il riconoscimento
tramite foto. «Erano le 21 quando uscendo dal bar sono stato fermato da
quattro poliziotti scesi da una Bravo color rame. Mi hanno detto di
seguirli. Pensavo si trattasse di un normale controllo considerato che
ho l’obbligo della dimora. Mi hanno portato al commissariato di Mestre
e lì, all’interno di un uffico al piano terra mi hanno fatto vedere tre
video da un pc. Mi hanno chiesto di individuarmi e di indicare il nome
di altri partecipanti. A quel punto ho chiesto della Digos e mi hanno
detto di non preoccuparmi. Allora ho chiesto di chiamare il mio
avvocato e a quel punto mi hanno mandato via dicendomi, con tono
minaccioso, che ci saremmo rivisti». Gli aderenti al Rivolta presenti
ieri in via Ca’ Rossa si dicono preoccupati dall’episodio e vogliono
conoscere chi sono quei poliziotti e dicono: «E’ stata un’estate
preoccupante con arresti e blitz immotivati. Ma non ci intimideranno».
La Questura smentisce l’episodio e ribadisce che in commissariato
quella sera è entrato solo un vigile urbano, come testimoniano le
riprese del sistema di videosorveglianza che verranno messe a
disposizione dell’autorità giudiziaria come le dichiarazioni fatte dal
giovane. (c.m.)
Fonte: La Nuova Venezia 13.08.09
Un romeno accusa i poliziotti di via Ca’ Rossa
Protesta dei no global davanti al commissariato
10 / 8 / 2009